Le perdite marroni prima del ciclo, meglio noto come spotting premestruale altro non sono che una perdita di sangue seppur minima ma inaspettata.
Queste perdite di sangue possono verificarsi qualche giorno prima delle normali mestruazioni.
Questo problema colpisce molte donne, ma ben poche sanno come affrontare questo problema. Analizziamo più da vicino di cosa si tratta.
Perdite marroni prima del ciclo
Perdite marroni prima del ciclo o spotting premestruale come abbiamo già detto sono una piccola perdita di sangue che si verifica tra due cicli.
Può anche assumere colorazione marrone, ma la cosa non ci deve allarmare a prescindere. Infatti possiamo dire che rientra nella normalità, quando si tratta di una cosa episodica.
Nel caso in cui questo accada in maniera più frequente,potremo essere davanti ad un sintomo che indica un problema a carico dell’apparato riproduttore o dell’ovaio, come per esempio una cisti.
Per fare delle valutazioni riguardo la gravità o meno, ci si deve rivolgere ad un ginecologo.
Lo spotting premestruale è un problema che non ha età, e potrebbe anche essere legato a problemi di forte stress.
Nei casi più gravi può dipendere da alterazioni ormonali, oppure deriva dall’assunzione di estrogeni, inizio di assunzione della pillola anticoncezionale o l’uso di anello vaginale o cerotti come metodo anticoncezionale.
Bisogna dire che è consigliabile farsi visitare per accertarsi che non sia nulla di grave, in quanto la liberazione di adrenalina e cortisolo potrebbero, portare alla cronicizzazione del problema. Lo stesso vale nel caso in cui la sua durata sia superiore ai 4 giorni o 12 giorni prima dell’ovulazione.
In quest’ultimo caso infatti potrebbe essere un sintomo della presenza di polipi, fibromi, cisti ovariche, cancro uterino o del collo dell’utero.
Perdite marroni prima del ciclo sintomi e possibili cause
Esistono una serie di sintomi comuni delle perdite marroni prima del ciclo o spotting premestruale anche se è bene ricordare che alcuni sono specifici per ogni singola persona.
In generale possiamo dire con certezza che come prima cosa abbiamo il cattivo odore, secrezione vaginale dal colore anomalo, prurito vaginale, gonfiore e sensazione di bruciore.
Inoltre è possibile che prima dello spotting non è raro che la donna avverta forte affaticamento e forti crampi. Come possiamo vedere, i sintomi sono del tutto simili a quelli di un normale ciclo.
Pare che tra le cause principali di questo fenomeno, ci sia una carenza di progesterone. Quest’ormone è responsabile del ciclo mestruale.
Infatti esso s’innalza nella seconda fase del ciclo, per diminuire in modo brusco l’arrivo delle mestruazioni, proprio quando l’endometrio si sfalda, portando ad una fuoriuscita di sangue.
Lo spotting è una perdita minima di sangue, questo ci porta a dire che il livello di progesterone non è sufficientemente per mantenere l’endometrio intatto, ma non è neppure così basso da portare ad un flusso normale.
Alla base di quest’anomalia, potrebbe esserci un periodo di forte stress, che porta ad inibire l’attività ovarica.
Altra causa potrebbe certamente essere ciclo anovulatorio, cioè senza l’ovulazione, che fa sì che si manifesti una produzione di progesterone più scarsa del solito.
Questo fenomeno è più comune negli anni precedenti alla menopausa, per via della scarsa produzione di progesterone.
Comunque lo spotting premestruale è causato da uno e causato da uno squilibrio ormonale, in modo simile ai disturbi causati dalla tiroide che non funziona bene.
Cause non comuni e spooting in gravidanza
Altre cause meno comuni, sono l’assunzione di determinati farmaci, oppure aver subito alcuni esami un po’ invasivi come la biopsia endometriale, possono determinare dello spotting addirittura fino a due mesi dopo l’esecuzione.
Non solo, anche infezioni pelviche, malattie sessuali, fibromi possono portare a perdite ematiche anomale, ma ovviamente, si tratta di cause decisamente meno comuni e diffuse.
Quando però si è in presenza di una gravidanza, questo fenomeno non va’ assolutamente sottovalutato.
Potrebbe essere infatti segnale di un pericolo per il feto e la madre, un preoccupante segno di un imminente aborto spontaneo.
In alcuni casi lo spotting potrebbe verificarsi con un aborto, che avviene ben prima che la donna sappia di essere incinta.
Questo potrebbe accadere soprattutto nelle primissime fasi del periodo gestazionale, momento in cui spesso la donna non sa’ di essere in dolce attesa.
Perdite marroni prima del ciclo possibili cure e trattamento
Ovviamente, sarà il ginecologo a fare le dovute valutazioni. Se si tratta di una carenza di progesterone, individuabile tramite degli appositi esami, il ginecologo può valutare l’opportunità di prescrivere un integratore di questo ormone.
La sua utilità sta’ nel fatto che ha diverse funzioni: oltre ad evitare lo spotting premestruale, aiuta nel contrastare irritabilità, stitichezza, senso di gonfiore e acne.
Si tratta di disturbi figli della mancanza di progesterone.
Inoltre, favorisce anche la fertilità, infatti questi integratori, aiutano ad inspessire l’endometrio, creando in questo modo le condizioni ideali per accogliere l’ovulo fecondato, favorendo anche la crescita delle prime settimane.
Ciclo mestruale irregolare
Il ciclo mestruale femminile è uno degli indicatori dello stato di salute più importante per una donna.
Per questo, vi consigliamo di prendere nota, di tutti gli eventi mensili e comprendere le eventuali irregolarità che si possono manifestare con un ciclo mestruale irregolare.
Quando non si è sicuri della data esatta dell’ultimo ciclo mestruale, è opportuno seguire con attenzione ogni ciclo mensile.
Così facendo, si può comprendere cosa rientra nella normalità, e cosa invece non lo è.
Prestando attenzione, inoltre è possibile capire quando arriva l’ovulazione, anche se non vi è la certezza al cento per cento. Utile l’uso di un calendario mestruale.
Grazie alla conta dei giorni, la donna può verificare la presenza o meno di eventuali sanguinamenti anomali.
Tendenzialmente, alcune alterazioni del ciclo mestruale, non sono il segnale di problemi importanti, ma alcune volte possono richiedere accertamenti approfonditi.
Ovulazione e ciclo mestruale irregolare
Per comprendere il ciclo biologico delle mestruazioni, bisogna contare il primo giorno della comparsa del ciclo, fino al primo giorno del ciclo seguente.
Ogni donna ha un ciclo mestruale differente. Normalmente, si parla di un ciclo di 28 giorni come normale, ma possono manifestarsi cicli di 21 oppure di 35, senza che questo venga considerato un problema.
La mestruazione può avere una durata di 2 giorni oppure di una settimana, ed anche questa differenza può rientrare nella normalità.
Nei primi anni di ciclo mestruale, le ragazze giovani, possono avere cicli di durata molto lunga, che tendono a regolarizzarsi con il crescere dell’età.
Il ciclo mestruale irregolare, non sempre è il sintomo di qualcosa che non funziona, ed inoltre anche la scarsità o l’abbondanza, possono dipendere da vari fattori.
Esso può essere doloroso oppure no, avere una durata di pochi giorni, o di più, e rientrare comunque nella normalità.
Se una donna ha delle mestruazioni che si manifestano sempre nella stessa modalità, questa è la sua normalità, che non deve essere necessariamente uguale a quella di altre donne.
L’utilizzo di alcuni contraccettivi, come la pillola anticoncezionale, può modificare il ciclo mestruale, per questo, è importante consultare il proprio ginecologo per comprendere quali possano essere le eventuali modifiche.
Comprendere il ciclo mestruale
Per comprendere se il proprio ciclo mestruale è normale per una donna, è sufficiente prendere appunti su un calendario mestruale.
Si può segnare la data di inizio del ciclo mestruale per alcuni mesi, e questo aiuterà a comprendere se c’è una irregolarità ed il periodo esatto che si manifesta.
In presenza di dubbi o preoccupazione, è importante prendere nota su determinati aspetti:
1. Intensità del flusso sanguigno. È più abbondante del solito oppure più scarso?
2. L’ultimo giorno del ciclo mestruale. Questa data, aiuterà la durata esatta del ciclo mestruale, oppure se ha una durata più lunga del solito
3. Dolore durante il ciclo mestruale. Prendere nota della presenza di dolore causato dal ciclo, oppure se esso ha comportante malessere maggiore rispetto al ciclo precedente
4. Sanguinamento anomalo. Prendere nota, se tra un ciclo e l’altro, si è manifestato un sanguinamento anomalo
5. Informazioni importanti. Prendere nota se è cambiato l’umore, se c’è stato un comportamento diverso oppure se è avvenuto qualcosa di inusuale
Le cause del ciclo mestruale irregolare
Le cause che possono determinare un ciclo mestruale irregolare, sono diverse, ora vediamo insieme quali:
1. Fibroma uterino. Per fibroma uterino, si vuole indicare un tumore di origine benigna all’utero, che può essere una delle cause principali di ciclo mestruale doloroso e sanguinamenti anomali.
2. Ovaio policistico. Esso è un disturbo ormonale molto comune tra le donne, e tendenzialmente passeggero. Può causare la formazione di piccole cisti ovariche e periodi ci ciclo mestruale irregolare. Può inoltre essere trattato se il medico lo ritiene opportuno.
3. Insufficienza ovarica precoce. Tale patologia, è la perdita precoce della normale funzionalità ovarica prima dei 40 anni di età. Le donne affette da tale malattia, possono avere cicli mestruali irregolari, oppure frequenti per diversi anni.
4. Gestazione ed allattamento. Quando la mestruazione ritarda, è possibile che la donna si trovi in stato interessante. Anche l’allattamento la seno, determina ritardi del ciclo mestruale dopo la gravidanza.
5. Malattia pelvica infiammatoria. Tale patologia, è causata da infezione degli organi della riproduzione, è può determinare la comparsa di ciclo mestruale irregolare.
6. Disturbi alimentari, perdita di peso eccessiva o troppa attività motoria. L’anoressia, così come la perdita di peso corporeo eccessiva, e la troppa attività fisica, possono provocare una interruzione del ciclo mestruale.
Un ciclo mestruale irregolare può essere un problema, o comunque un disturbo molto fastidioso per molte donne, e per lo svolgimento della normale attività.