L’orzaiolo all’occhio è un problema fastidioso ma affrontabile. A livello clinico, si presenta come un nodulo piccolo e doloroso che fa la sua comparsa all’interno o all’esterno della palpebra.
In linea di massima, l’orzaiolo interessa uno solo dei due occhi. In alcuni casi, però, si può parlare di orzaioli multipli. La loro insorgenza è legata alla presenza di batteri che proliferano alla radice delle ciglia e che, nella maggior parte dei casi, sono legati alla scarsa igiene.
Un caso che viene spesso citato è quello della rimozione poco attenta del trucco dagli occhi.
In alcune situazioni, l’insorgenza degli orzaioli agli occhi può avere alla base dei cambiamenti ormonali forti, tipici per esempio del periodo adolescenziale.
Se vuoi sapere qualcosa di più in merito, seguici nella guida passo passo che abbiamo creato per rispondere alle principali domande in merito e per aiutarti a scoprire i rimedi naturali più efficaci.
Il principale sintomo dell’orzaiolo occhio è la comparsa di un nodulo rosso sulla palpebra. La suddetta formazione è simile a un brufolo. In alcuni casi, si può paragonare a una bollicina. La sua presenza può essere associata ad altre manifestazioni, che vedono in primo piano il dolore alla palpebra, la quale può anche gonfiarsi.
Nel novero dei sintomi orzaiolo occhio è possibile includere anche l’eccessiva lacrimazione.
L’orzaiolo va distinto dal calazio, un gonfiore della palpebra causato dall’infiammazione delle ghiandole di Mebomio, che hanno il compito di produrre il sebo. In questo caso, il paziente non lamenta alcun dolore e la formazione tende a comparire sul lato interno della palpebra.
Orzaiolo occhio che fare?
Quando si ha a che fare con l’orzaiolo occhio, per non peggiorare la situazione è esssenziale intervenire il prima possibile con farmaci o rimedi naturali. Prima di entrare nel dettaglio, è bene specificare che, in generale, l’orzaiolo tende a scoppiare da solo.
Fondamentale è evitare di premerlo. Facendo così, si peggiora la situazione e si rischiano gravi infezioni. Un altro consiglio importantissimo riguarda la pulizia costante dell’area interessata dal problema.
Ricordando questi semplici consigli di buonsenso, si può poi dare spazio ai rimedi naturali.
Orzaiolo occhio Rimedi naturali
Quando si parla di rimedi naturali orzaiolo occhio, si apre un capitolo molto ampio. Cominciamo a ricordare i più importanti partendo dalle soluzioni per drenare il pus. Una delle più efficaci è senza dubbio il tampone di cotone imbevuto in acqua calda.
Il suddetto deve essere posto sull’occhio con l’orzaiolo anche più volte al giorno. Esistono anche dei lavaggi che aiutano a ridurre il gonfiore. Uno dei più semplici da preparare è quello a base di semi di coriandolo.
Cosa serve? Un cucchiaio di semi, che deve essere fatto diluire in una tazza di acqua bollente. Per intervenire in maniera naturale sul dolore si può ricorrere pure all’impacco di camomilla.
I rimedi naturali orzaiolo occhio non finiscono certo qui! Elencare i principali vuol dire ricordare anche l’impasto di patate, che va applicato con un panno caldo e umido sulla zona interessata dal problema.
Una vera e propria panacea contro gli orzaioli è l’aloe vera, che si può utilizzare sia per l’impacco, sia per il lavaggio quotidiano degli occhi. Per il lavaggio oculare è eccellente anche l’allume, che va disciolto in acqua (bastano 2/3 grammi) e lasciato raffreddare.
In ogni caso, i panni utilizzati per fare gli impacchi devono essere puliti e disinfettati, in quanto l’orzaiolo è altamente contagioso. Se si vive in prima persona il problema, è basilare lavarsi spesso le mani.
Quando si soffre di orzaiolo, infatti, si contamina qualsiasi superficie si tocchi con le mani anche minimamente sporche, con ovvio rischio di contagio per le persone con cui si condividono gli spazi quotidiani.
Cosa si può dire sui consigli per prevenirlo? Che il più utile consiste senza dubbio nell’evitare di toccarsi gli occhi con le mani, a meno che queste non siano perfettamente pulite.
Orzaiolo occhio farmaci
Nei casi in cui il problema si protrae per più di una settimana e il dolore diventa difficile da sopportare, si ricorre ai farmaci.
Quali sono i più efficaci in questi casi? Per intervenire dal punto di vista antidolorifico si utilizzano l’ibuprofene e il paracetamolo. Esiste anche un farmaco che consente di eliminare lo stafilococco, ossia la causa principale dell’infezione. Si tratta dell’eritromicina, commercializzata come rimedio topico sotto forma di pomata o gel.
Blefarite occhio rimedi, sintomi, cause, terapia e cura
La blefarite è un tipo di infiammazione cronica che interessa la zona delle palpebre.
Per le sue caratteristiche risulta particolarmente fastidiosa e invadente: si manifesta con la comparsa di squame, crosticine e irritazioni ulcerose sui bordi della palpebra.
La patologia attraversa diversi stadi. I sintomi possono essere variabili da individuo a individuo e sono più o meno gravi a seconda dei casi.
Nei casi peggiori, si arriva ad accusare un’irritazione persistente che può sfociare addirittura nella deformità della palpebra e nella perdita delle ciglia dovuta ad un’alterazione della crescita ciliare.
La blefarite, se curata nell’immediato, può essere debellata nell’arco di poche settimane; in caso contrario subentra la forma cronica, con un’infiammazione più acuta e localizzata, difficile da curare in breve tempo.
Blefarite Cause
Secondo alcuni studi specifici, la blefarite deriva dalla combinazione di due o più fattori.
Tra questi si ritrovano le infezioni batteriche (perlopiù dovute allo streptococco), le infezioni virali (in particolare il virus Herpes simplex), le allergie e le reazioni a determinati farmaci (reazioni allergiche a pomate e colliri), l’acne rosacea, gli acari, i pidocchi delle ciglia, la forfora e la congiuntivite allergica.
Blefarite Sintomi
Nelle sue manifestazioni meno acute, la blefarite può presentarsi con arrossamento oculare e gonfiore alle palpebre.
Successivamente, possono comparire prurito, vista offuscata e sensazione di sabbia e pulviscolo nell’occhio.
Nei casi di blefarite acuta, si riscontra la comparsa di sintomi più evidenti e fastidiosi quali l’alterazione della cromia delle palpebre, la desquamazione della pelle, le cisti lungo il margine delle palpebre, i detriti nei film lacrimali, la secrezione lacrimale schiumosa, la formazione di crosticine lungo il bordo delle palpebre, la fotofobia e l’espulsione di secrezioni oculari giallo-verdastre, con sensazione di appicicaticcio.
Tipologie di blefarite
A seconda della gravità, la blefarite è una malattia che può manifestarsi in diverse modalità.
Blefarite ulcerativa
Se la patologia è causata da un’infezione batterica (in particolar modo da stafilococco), si parla di blefarite ulcerativa.
Blefarite squamosa o seborroica
Se le cause sono determinate da acne, forfora, rosacea o seborrea del viso, invece, si parla di blefarite squamosa o seborroica.
Blefarite iperemica
L’ultima tipologia è la blefarite iperemica, dovuta ad iperemia o ad edema palpebrale.
Diagnosi della blefarite
La blefarite è particolarmente fastidiosa ed evidente quasi da subito; per questo il medico può diagnosticarla con molta facilità.
Il primo step è l’analisi dei sintomi: quelli riscontrati dal paziente vengono confrontati con quelli riscontrati dal medico e si arriva ad una diagnosi precisa.
Se l’infiammazione potrebbe essere dovuta a cause infettive, compito del medico è il prelievo di un campione di tessuto palpebrale da analizzare con indagine citologica.
Cura e terapia della blefarite
Si è accennato in precedenza al fatto che la blefarite sia abbastanza difficile da curare nelle sue forme più acute. In realtà, anche in forme leggere può tendere a ripresentarsi a causa della sua tendenza a cronicizzarsi.
Per alleviare in maniera naturale i primi sintomi di blefarite, è consigliabile la rimozione delicata delle crosticine; facendo molta attenzione è possibile rimuoverle, almeno in parte.
Tra le cure mediche, una di quelle più utilizzate è indubbiamente l’antibiotico, prescritto dopo aver effettuato una giusta diagnosi della patologia.
Mediante l’antibiotico i germi vengono allontanati e l’infezione pian piano viene debellata. Tra le cure antibiotiche, le pomate oftalmiche sono in genere quelle preferite.
Antibiotici per blefarite
- Ofloxacina (Exocin ®): l’ofloxacina è un antibiotico appartenente alla classe dei fluorochinoloni, che può essere utilizzato per la cura della blefarite su base infettiva e della meibomite.
Nel caso in cui la blefarite sia causata da miceti, sarà compito del medico prescrivere degli appositi farmaci antimicotici da applicare per via topica.
Infine, se la malattia si presenta in forma acuta, si provvede alla somministrazione di farmaci corticosteroidi, specifici per la blefarite in stadio avanzato.