L’olio di palma fa male oppure è solo una bufala?
Vedremo i seguenti argomenti in paragrafi separati: biscotti senza olio di palma (marche), prodotti senza olio di palma e fette biscottate.
Negli ultimi tempi una querelle infinita ha animato il dibattito tra gli studiosi.
L’olio di palma fa male oppure no?
Il problema fondamentale risiede in un dato inconfutabile: l’olio di palma è in tantissimi prodotti. Ottenuto dalla spremitura a freddo delle palme da olio, viene utilizzato nell’industria alimentare e cosmetica. È un grasso vegetale che è possibili rintracciare anche nei prodotti destinati all’infanzia.
La diffusione capillare dell’olio di palma ha dato il via a un dibattito lunghissimo tra gli studiosi. Oggi sembrano non esserci più dubbi.
L’olio di palma fa male ed è dannoso per una serie di motivi:
- Fa aumentare colesterolo e trigliceridi nel sangue se consumato regolarmente. Un eccesso di questo grasso espone al rischio di malattie cardiovascolari. Pur essendo di origine vegetale, l’olio di palma va trattato come un grasso saturo, il cui accumulo va a danneggiare le arterie e provoca l’aumento della pressione arteriosa.
- Uno studio condotto da alcune Università italiane in collaborazione con l’Istituto di Diabetologia ha evidenziato un dato allarmante. L’olio di palma può distruggere quelle cellule del pancreas che normalmente producono l’insulina. Questa distruzione ha come conseguenza l’insorgere del diabete mellito. L’allarme è rivolto soprattutto nei confronti dei bambini, principali fruitori degli alimenti che di solito contengono questo temibile grasso vegetale: merendine, biscotti o prodotti per la colazione. Purtroppo è stato calcolato che bastano circa cinque-sei biscotti con olio di palma per arrivare al livello d’assunzione consentito.
- L’Efsa ha emesso un dossier dove viene evidenziato un altro dato allarmante.
L’olio di palma, durante il processo di raffinazione, sviluppa tre sostanze tossiche, di cui una potenzialmente cancerogena. Un problema che condivide con margarine e prodotti simili con una sola differenza: l’olio di palma ne contiene fino a 10 volte di più. - L’olio di palma fa male e provoca lo stress ossidativo delle cellule. La proteina p66Shc provoca un’eccessiva produzione di radicali liberi nel nostro organismo che non riesce più a smaltirli. Questo sovraccarico infiamma e promuove l’insorgenza di altre patologie.
- L’olio di palma fa male all’ambiente. La coltivazione intensiva delle palme da olio ha portato a una progressiva deforestazione delle aree tropicali, danneggiando l’ecosistema. L’habitat naturali di animali quali elefanti, tigri o rinoceronti sta progressivamente sparendo nelle zone dove viene prodotto questo olio (Indonesia e Malesia) a causa della progressiva perdita di foreste e terreno.
Questi sono in sintesi i motivi per cui consumare l’olio di palma fa male può rivelarsi dannoso per l’organismo umano. Il dato inconfutabile emerso dalle ricerche è preoccupante: questo grasso vegetale è in tanti alimenti di consumo quotidiano.
Come difendersi?
L’industria alimentare ha risposto a questo tam tam mediatico e scientifico con la progressiva eliminazione dell’olio di palma dalle proprie liste di alimenti. Vediamo nello specifico cosa inserire nel carrello della spesa per tutelare la nostra salute e quella dei nostri cari.
Biscotti senza olio di palma
Basta dare un’occhiata agli scaffali del supermercato per rendersi conto che ormai sono numerose le marche che hanno preferito andare incontro alle richieste dei consumatori.
Vediamole nello specifico alcuni Biscotti senza olio di palma:
- L’azienda romana Gentilini ha rinunciato all’impiego dell’olio di palma dal maggio 2015. Oggi i famosi Novellini e Osvego, amati da molte generazioni, sono prodotti senza il dannoso ingrediente
- Mulino Bianco con i “Chicchi di cioccolato” e “Fior di latte”
- La Colussi non soltanto ha sostituito l’olio di palma con quello di girasole, ma ha iniziato ad utilizzare farine integrali e semi-integrali nei suoi biscotti come, ad esempio, nei Gran Turchese.
- La Galbusera, da sempre attenta alle qualità nutritive dei suoi prodotti, ha tolto l’olio di palma da quasi tutti i biscotti (gli utili quattro saranno messi in commercio nei primi mesi del 2017).
Accanto a queste marche importanti possiamo annoverare i biscotti di Alce nero, Loacker e Valledoro. Un dato incoraggiante riguarda le linee interne ai supermercati e addirittura quelle dei discount. Esselunga, Coop e Conad hanno iniziato a produrre alcune linee specifiche di biscotti senza olio di palma.
Ora parliamo di fette biscottate senza olio di palma.
Fette biscottate senza olio di palma
Il dibattito relativo agli effetti dannosi dell’olio di palma ha contribuito alla nascita di una nuova figura: il consumatore consapevole. Leggere le etichette dei prodotti che mettiamo sulle nostre tavole è diventata un’abitudine consolidata. Le fette biscottate sono una scelta salutare e vantaggiosa da un punto di vista nutritivo per la prima colazione.
Tra le marche di fette biscottate senza olio di palma troviamo:
- L’intera linea di fette biscottate Gentilini è caratterizzata dalla presenza di burro
- Fette biscottate Misura dove all’olio di palma è stato preferito l’utilizzo di olio di semi di girasole
- Fette biscottate PanMonviso con olio extravergine d’oliva
- Le fette integrali della Linea Misura prodotte con olio di semi di girasole
Accanto a queste marche possiamo scegliere tra i vari prodotti delle linee Probios, Vivibio ed Esselunga.
Merendine senza olio di palma
Amate dai bambini, le merendine sono sul banco d’accusa sia per il contenuto di zucchero che per il famigerato olio di palma. Le aziende alimentari hanno rivisto completamente il concetto di snack cercando di avvicinarlo il più possibile agli standard qualitativi richiesti dalle nuove esigenze di benessere.
Le merendine senza olio di palma sono:
- Tutte le tortine Coop della Linea 4-10, espressamente formulata per i bambini, oltre ai PlumCake prodotti con il marchio del supermercato
- Le Camille e i PanGoccioli del Mulino Bianco
- Le merendine Esselunga (Plumcake e tortini)
- La Ferrero ha iniziato ad adeguare le sue merendine a partire dalla linea Kinder Brioss
- Galbusera (Buoni Così e Senza Grano)
- Linea Misura Privolat
Prodotti senza olio di palma
L’olio di palma non è presente soltanto nei prodotti della prima colazione. Crackers, pane, patatine o piccoli snack lo hanno avuto per decenni nella lista dei propri ingredienti. Cosa possiamo mettere nel carrello?
-Attenzione alle creme spalmabili al cioccolato. Tra quelle senza olio di palma ricordiamo
- La Rigoni d’Asiago,
- la Pernigotti,
- Lindt e Venchi.
- PanBauletto del Mulino Bianco insieme ai cracker all’acqua
- Grissini Essselunga
- I cracker riso e mais della Galbusera
Le liste dei prodotti senza olio di palma sono destinate a evolversi di giorno in giorno. Il nostro compito di consumatori consapevoli è quello di confrontare sempre le etichette dei vari prodotti per compiere la scelta più salutare per noi.