Quando si parla di linfociti, si vuole indicare le cellule che sono presenti nel nostro sangue, e svolgono un’azione molto importante per il nostro sistema immunitario. E’ importante capire bene cosa sono i linfociti nel sangue prima di parlare delle cause dei valori alti o altissimi.
Cosa sono i linfociti?
Le cellule dei linfociti agiscono in maniera protettiva in presenza di attacchi esterni e costituiscono i globuli bianchi, che vengono suddivisi in base al loro contenuto in granuli.
Il loro aspetto si presenta con un nucleo dalla forma rotonda oppure ovale, e con dimensioni che si aggirano tra gli 8 ed i 12 macron.
I linfociti sono il cuore dell’immunità acquisita, insieme ai macrofagi e ai monociti. I linfociti si distinguono in linfociti B e linfociti T.
I linfociti sono delle cellule facenti parte della categoria dei globuli bianchi e la loro funzione nell’organismo è indispensabile. Essi sono in grado di contrastare gli agenti patogeni o determinati virus al fine di preservare il sistema immunitario dall’attacco di eventuali infezioni.
Per far si che il corpo funzioni correttamente e sia privo da qualsiasi attacco dall’esterno, il numero di linfociti presenti all’interno è determinante. E’ chiaro che in uno stato di gravidanza il numero di questi globuli bianchi tende ad essere un po’ inferiore, ma non deve essere fonte di preoccupazione.
Linfociti alti o altissimi (linfocitosi)
La linfocitosi è la presenza di linfociti alti o altissimi nel nostro sangue, è può essere il segnale di allarme di qualche patologia di grave entità. Normalmente, quando la concentrazione supera i livelli consentiti ed è maggiore di 4000 per microlitro, il paziente può essere affetto da una infezione di origine virale, come ad esempio la mononucleosi, oppure si possono osservare anche quando è in corso una infezione batterica intracellulare.
Le cause che possono scaturire l’aumento dei linfociti sono diverse, per questo è importante un approfondimento specifico. Nella maggior parte dei casi, il medico curante consiglierà al paziente di effettuare ulteriori esami, per comprendere la natura del disturbo, ed una eventuale patologia alla base.
Inoltre è bene ricordare che gli esami andrebbero ripetuti ad intervalli di tempo regolare, per monitorare la situazione clinica, perché vi sono diversi fattori e cause che potrebbero impattare sul risultato finale, andando a modificare così i valori finali.
Alcuni fattori che implicano tali modifiche sono ad esempio lo stress e la somministrazione di alcuni farmaci, come quelli cortisonici o immunosoppressivi.
Essendo un argomento molto vasto, quello che noi vi consigliamo e di rivolgervi dal vostro medico di fiducia, che passo dopo passo vi supporterà, fin o all’individuazione della patologia che scaturisce l’innalzamento dei linfociti, e successivamente vi prescriverà la terapia adeguata per riportare i valori nella norma.
Linfociti alti o altissimi cause principali
Tra le possibili cause che provocano i linfociti alti troviamo:
1. Infezioni virali come la parotite, il morbillo, la mononucleosi infettiva, il citamegalovirus, ovvero una infezione molto diffusa i gravidanza e l’epatite A, una patologia che colpisce il fegato.
2. Infezioni di origine batterica come la meningite, la pertosse, la polmonite, la tubercolosi, e nei casi più gravi il tifo, ma anche la tonsillite da streptococco, o semplicemente una ferita da stafilococco aureo.
3. La colite ulcerosa, ovvero una importante patologia che colpisce gli strati superficiali della mucosa intestinale, e che si manifesta con continue scariche diarroiche.
4. Morbo di Crohon, ovvero una patologia cronica infiammatoria che interessa l’intestino, che può colpire qualsiasi tratto gastrointestinale e provocare nella persona affetta una sintomatologia molto varia ma particolarmente fastidiosa.
5. Morbo di Addison: ovvero una malattia molto rara cronica che interessa la corteccia delle ghiandole surrenali azzerandone o diminuendone la loro funzionalità.
6. Tierotossicosi, ovvero una condizione che si manifesta a seguito di un eccesso di ormoni tiroidei nell’organismo.
7. Toxoplasmosi
8. Alcune malattie tumorali come la leucemia linfatica ed il mieloma multiplo.
Linfociti alti in gravidanza
Quando in gravidanza si evidenziano i linfociti alti, in assenza di una sintomatologia specifica, possiamo considerali come una risposta naturale da parte dell’organismo femminile, che si adatta ad una nuova condizione.
Infatti questi valori alterati si possono manifestare anche durante il ciclo mestruale. Se oltre ai linfociti anche i livelli dei neutrofili risultano essere particolarmente elevati tramite le analisi del sangue, potrebbe essere un campanello di allarme che indica la presenza di una infezione in corso.
In questo caso specifico è molto importante che il paziente riferisca tempestivamente al proprio medico curante i valori del test ematico, così da stabilire insieme ad esso l’eventuale terapia da seguire.
Linfociti alti nei bambini
I valori di riferimento dei linfociti nei bambini considerati nella norma sono dai 700 ai 900 microlitro. Nel caso in cui si presenta una conta molto elevata mediante i risultati dei test ematici, non bisogna allarmarsi, ma semplicemente rivolgersi al proprio medico con i risultati delle analisi.
I linfociti alti sono il segnali di una leucemia in corso, ma solo quando il bambino mostra i seguenti segnali:
1. Dimagrimento corporeo
2. Inappetenza
3. Febbricola
4. Presenza di lividi inspiegabili sul corpo
5. Pallore
6. Debolezza
In presenza di questi segnali, rivolgetevi subito al primo soccorso più vicino.
Linfociti valori corretti
Dare un numero preciso di linfociti è difficile perché ogni corpo è diverso da un altro. Tuttavia possiamo affermare in linea generale che il valore normale deve essere compreso tra i 1.500 ai 5.000 linfociti per millimetro cubo di sangue. Se dalle analisi del sangue risulta che il valore è al di sotto di tale dato appena illustrato, allora si parla di linfocitopenia.
E’ del tutto normale durante la gestazione registrare un valore al di sotto della media, ma il corpo mette in atto questa sorta di meccanismo al fine di evitare che la madre rigetti il feto. Ovviamente non è soltanto questa la causa di un abbassamento di linfociti in gravidanza, ce ne sono altre che vedremo ora.