Chi non ha mai sentito parlare di intolleranza al nichel? Il nome “Nichel”prende origine da una parola svedese, ovvero Nickel (“persona da poco”) e dal derivato tedesco Kupfernickel (“rame del diavolo”) fino a formare questo nome che i minatori davano proprio al nichel, un elemento che al tempo era senza valore.
Al giorno d’oggi invece, l’intolleranza al nichel è una condizione molto spiacevole perché purtroppo questo metallo è presente praticamente ovunque, dalla semplice acqua di rubinetto fino agli alimenti che ingeriamo ogni giorno.
Come possiamo dunque riuscire a capire se soffriamo di intolleranza al nichel?
Prima di parlare dei diversi sintomi, è bene capire che esiste una differenza tra intolleranza ed allergia.
Differenza tra intolleranza al nichel ed allergia:
La differenza sostanzialmente è solamente una: l’allergia è una reazione di tipo immunologico, ovvero propria del sistema immunitario, mentre l’intolleranza è una semplice reazione che l’organismo ha a seguito di una carenza dell’enzima capace di digerire un determinato alimento.
Intolleranza al nichel sintomi più frequenti
Ovviamente bisogna tenere conto dei sintomi che l’intolleranza al nichel comporta:
- dermatiti e pruriti
- afte o infiammazioni boccali e gengivali
- gonfiori addominali
- malessere generale diffuso
- senso di stanchezza e pesantezza
- senso di nausea
- mal di testa
Nel caso invece di allergia al nichel, i sintomi sono più o meno gli stessi ma più accentuati.
In caso manifestiate i sintomi, potrete verificare la vostra intolleranza al nichel attraverso un patch test.
Trattandosi dunque di un’intolleranza, quali sono le cause scatenanti?
Intolleranza al nichel: le cause
Le cause sono imputabili ad una maggiore sensibilità del nostro organismo verso questo particolare metallo.
Se per quanto riguarda l’allergia al nichel possiamo parlare anche di oggetti, in quanto spesso e volentieri viene legata al contatto, parlando di intolleranza invece dobbiamo per forza concentrarci sugli alimenti.
Il nostro corpo infatti non riesce a digerire e tollerare gli alimenti che contengono troppo nichel e dunque per svolgere una vita sana e serena è importante andare ad intervenire sulla dieta.
Intolleranza al nichel: quali cibi mangiare e quali non mangiare
Vediamo dunque in caso di intolleranza quali sono i cibi amici e quali da cercare di evitare.
Cibi da evitare
- tutti quelli in scatola
- asparagi, funghi, cipolle ,spinaci, pomodori, legumi, lattuga, carote
- farina integrale, farina di mais
- pere, prugne, uva passa
- nocciole, mandorle, arachidi
- tè, cacao
- margarina
- lievito chimico
- aringhe, ostriche
Cibi da moderare
- cavoli, cetrioli
- farina 00
- riso brillato
- caffè
- olio di oliva
- uova
- frutta (eccetto quella citata in precedenza)
Cibi da consumare liberamente
- tutte le carni
- pesce (tranne quello scritto in precedenza)
- latte e derivati
- patate
Se parliamo di alimentazione però, in caso di intolleranza al nichel, anche il metodo di cottura ha un ruolo fondamentale anche se troppo spesso poco citato, che però rientra nelle piccole accortezze che si possono prendere per curare i sintomi da intolleranza al nichel.
Intolleranza al nichel rimedi
Come detto in precedenza, il metodo di cottura può aiutare gli intolleranti a sentire meno i sintomi dell’intolleranza.
Ecco i migliori a cui affidarsi:
- bollitura
- bagnomaria
- brasatura
- cottura al vapore
- cottura allo spiedo
- cottura al forno
- cottura al cartoccio
- frittura in forno
- frittura nel glucosio
- stufatura
- lessatura
- gratinatura
Un altro elemento importante da non sottovalutare è anche il materiale con cui si cucina: è infatti inutile prestare attenzione agli alimenti se poi si utilizza del pentolame che contiene nichel.
Via libera dunque alla terracotta, la ghisa, il titanio, il vetro temperato e la pietra ollare, ma vanno bene anche le padelle antiaderenti, basta che mostrino l’etichetta “nichel-free”.
Un altro rimedio naturale poco conosciuto ma a quanto pare molto efficace è quello del Ganoderma Lucidum, conosciuto anche con il nome di Reishi, ovvero un particolare tipo di fungo che può svolgere un ruolo fondamentale per il contenimento dei sintomi dell’intolleranza al nichel soprattutto contro le criticità a livello gastrico.
Il fungo infatti inibisce l’insonnia ed i conseguenti stati ansiosi, tipici fattori dell’intolleranza al nichel.