Il rischio di dipendenza da alcool è un fenomeno, secondo i dati ISTAT, in crescita negli ultimi anni soprattutto nella fascia di popolazione compresa tra i 18 ai 24 anni. Che sia di tendenza o che sia di moda bere troppo con gli amici, poco importa. I danni possono essere estremamente gravi.
In questa guida vedremo che cosa è la dipendenza da alcool, come riconoscerla, individuando i sintomi che la caratterizzano e come affrontarla in modo corretto. Non è cosa rara come sai passare dal bicchiere occasionale alla dipendenza da alcool.
Un calice di vino durante una succulenta cena, uno Spritz con gli amici per aperitivo o un goccio di digestivo a fine pasto possono essere momenti piacevoli, in modo particolare quando si è in compagnia. Un calice di buon rosso esalta i sapori e rilassa dopo una giornata stressante, ma a volte queste innocenti abitudini possono diventare pericolose per la nostra salute fisica e psichica.
Ormai è comunemente riconosciuto che la dipendenza da alcol rappresenta una vera e propria patologia. L’alcolismo è, infatti, una malattia conseguente all’abuso di sostanze alcoliche che provoca effetti deleteri sull’organismo, con gravi ripercussioni sull’equilibrio psichico e pesanti ricadute sulla vita sociale e familiare.
Combattere la dipendenza da alcol spesso rappresenta una guerra difficile, per tali ragioni è bene conoscere tutti i sintomi da dipendenza da alcol per evitare di incorrere in gravi rischi.
Che cos’è la dipendenza dall’alcool
La dipendenza da alcol è una malattia che si sviluppa a seguito di un consumo eccessivo e prolungato nel tempo di sostanze alcoliche. È difficile stabilire, soprattutto agli inizi della patologia, quando il bere occasionale si trasformi in una situazione allarmante, tale da richiedere l’intervento di professionisti specializzati.
Una linea di demarcazione importante è data dall’equilibrio psico- fisico del soggetto, che in una fase già compromessa è in piena assuefazione dalle sostanze alcoliche. Altresì il mancato consumo delle stesse provoca una sofferenza visibile a livello fisico e mentale.
Sintomi principali della dipendenza da alcol
La dipendenza da alcol può manifestarsi attraverso un’assuefazione o dipendenza fisica e mentale da tale sostanza. Un consumo smodato e abituale di sostanze alcoliche comporta inizialmente effetti inebrianti sul sistema nervoso, con correlati sentimenti di euforia, allentamento dei freni inibitori, maggiore scioltezza e sicurezza nei rapporti interpersonali.
Con l’abuso di alcol, sintomi possono piacevoli possono manifestarsi nell’arco di un anno, dopodiché col passare del tempo e con lo sviluppo di una maggiore tolleranza alle sostanze alcoliche, queste sensazioni tendono a ridursi, cosicché il consumo di quantitativi sempre maggiori di alcol daranno la convinzione di non giungere alle soglie dell’ubriachezza per l’attenuazione dei suddetti sintomi.
Questa costituisce una fase molto pericolosa, tale da rappresentare un “punto di non ritorno”, perché è indice di assuefazione dell’organismo alle bevande alcoliche. Tale tolleranza si manifesta con uno sviluppo della capacità del fegato di metabolizzare l’alcol e in una riduzione degli effetti inebrianti sul sistema nervoso.
Pertanto, è evidente, la delicatezza di tale stadio: il soggetto è convinto di bere nei limiti, perché non avverte più o soltanto dopo aver bevuto ingenti quantità effetti particolari. Lo sviluppo della dipendenza può essere acclarato interrompendo l’assunzione delle bevande alcoliche. Infatti, dal punto di vista psicologico, il soggetto vivrà tale situazione come una privazione insostenibile, si sentirà insicuro, irritabile ed incapace di condurre una normale vita di relazione senza il supporto dell’alcol.
Gli effetti collaterali da astinenza da alcool si manifesteranno anche sull’organismo, con la comparsa di sudorazione eccessiva, tremori, palpitazioni, senso di nausea ed inappetenza, gravi disturbi del sonno.
Tali sintomi si vanno accentuano col trascorrere del tempo e scompaiono solo a seguito di nuova assunzione di bevande alcoliche, creando una sorta di circolo vizioso. Nei casi più gravi, ovvero nei soggetti malati di lunga data, l’intossicazione si manifesta con sintomi che rendono particolarmente difficile, se non impossibile, condurre una vita normale. Tale quadro clinico, gravemente compromesso, è caratterizzato da convulsioni, allucinazioni, depressione, febbre, disidratazione e sviluppo della cirrosi epatica; nei soggetti non adeguatamente trattati tali complicanze possono condurre alla morte.
Gli effetti collaterali tipici delle sostanze alcoliche
Il consumo di bevande alcoliche produce degli effetti piacevoli sull’organismo nei soggetti non dipendenti, quali scioltezza, senso di relax, loquacità, euforia. Tuttavia, l’assuefazione all’etanolo rende sempre più difficile il raggiungimento di tale stato di benessere, spingendo il soggetto a consumare quantitativi sempre maggiori di alcol. Il consumo di alcol frequente ed incontrollato conduce, dunque, alla dipendenza alcolica, che provoca pericolosi effetti sul nostro corpo.
L’assunzione frequente di alcol in quantità oltre la normale soglia di tollerabilità causa una sorta di assuefazione cellulare, sicché una riduzione più o meno drastica di tali sostanze in un soggetto alcolizzato provoca degli effetti che possono inquadrarsi nella cosiddetta “crisi d’astinenza”. Diversi studi hanno individuato varie sindromi da astinenza alcolica, che possono manifestarsi con modalità differenti a seconda del grado di dipendenza del soggetto .
La sindrome da astinenza alcolica (SAA)
Si manifesta a seguito di una totale sospensione dell’assunzione di ogni bevanda alcolica in un soggetto dipendente in maniera cronica da alcol. In tale soggetto la crisi compare dopo circa 6-30 ore dall’ultima assunzione in conseguenza di un crollo dell’alcolemia. Questa crisi può evolversi in tre stadi clinici:
La Sindrome di Astinenza Minore compare dopo 6 – 8 ore dall’ultima assunzione di sostanze alcoliche e si manifesta con tachicardia, irritabilità, disturbi gastrointestinali, sudorazione, ansia.
L’Allucinosi Alcolica si manifesta dopo 24 ore senza alcun tipo di assunzione di alcool. Oltre ai classici sintomi della Sindrome di Astinenza Minore compaiono allucinazioni visive ed uditive.
Il Delirium Tremens rappresenta la fase critica della sindrome di astinenza alcolica e compare dopo 2 giorni dall’ultima assunzione e comporta una serie di disturbi gravi nel soggetto alcolizzato quali insonnia, disorientamento spaziale e temporale, allucinazioni, delirio, tachicardia, nausea, cefalea. Questo quadro può complicarsi ulteriormente con la comparsa di crisi epilettiche, broncopolmonite, collasso cardiocircolatorio.
La dipendenza da alcol in 4 fasi
La medicina ha inquadrato l’astinenza da alcol in quattro stadi, o gradi di dipendenza alcolica, che possono essere “percorsi” a seconda della quantità di alcol assunto, della durata della dipendenza e dello stato fisico del soggetto.
Vediamo l’astinenza da alcol quanto dura.
- Lo stadio 1 inizia dopo circa 6, 12 ore dall’ultima assunzione, prendendo a modello un soggetto di 30 anni circa. I sintomi della crisi si attenuano fino a scomparire dopo circa 6, 7 giorni. In tale stadio possono comparire agitazione, ansia, lieve depressione, inappetenza, leggeri tremori, sonno agitato, palpitazione, sudorazione eccessiva, mal di testa, disturbi all’apparato gastrointestinale, pelle gonfia, allucinazioni di breve durata.
- Lo stadio 2 si manifesta dopo 48 ore dall’ultima assunzione alcolica. Il soggetto tipo ha 40 anni ed ha sviluppato una dipendenza da circa 10 anni. Oltre ad i sintomi del primo stadio vi è uno sviluppo di allucinazioni uditivi e visive che comporta il sorgere di disturbi comportamentali. Questa fase può durare settimane o addirittura mesi.
- Lo stadio 3 oltre ad essere caratterizzato dalle manifestazioni di cui agli stadi 1 e 2, è caratterizzato dalla comparsa di preoccupanti fenomeni convulsivi dopo 48 ore dall’ultima assunzione alcolica.
- Infine, lo stadio 4 può comparire dopo circa 5, 15 anni dall’inizio della dipendenza e si manifesta dopo 3 giorni dall’ultimo consumo alcolico. Questa fase vede il sorgere delirium tremens che provoca nel soggetto uno stato di profondo disagio mentale, con allucinazioni visive, uditive e tattili fortemente reali, senso di confusione e disorientamento, febbre, tachicardia, sudorazione, convulsioni, disturbi del sistema cardiocircolatorio. In casi gravi di astinenza da alcol terapie adeguate risultano indispensabili, perché in mancanza può verificarsi la morte del soggetto alcolizzato.
Le cause
Le cause scatenanti la dipendenza da alcolici sono plurime, pertanto non è stata individuata una causa univoca a tale problema e conseguentemente diverse devono essere le terapie e gli strumenti rimediali da adottare.
Numerosi studi hanno dimostrato che la dipendenza da alcol può avere una fonte genetica. I figli di genitori alcolisti hanno maggiori probabilità di sviluppare una dipendenza etilica. Ciò dipende non solo da un’alterazione genetica, ma anche da modelli comportamentali negativi in grado di influenzare i familiari conviventi.
La dipendenza alcolica è anche espressione di una patologia psichiatrica, spesso difficile da diagnosticare. Infatti, quando la dipendenza è acclarata, risulta difficile distinguere i contorni tra patologia psichica vera e propria ed i disturbi causati al sistema nervoso dagli alcolici. Questi pazienti sono particolarmente difficili da gestire e da curare, perché rispetto a soggetti sani avvertono ancor meno il loro stato patologico e rifiutano le terapie.
Le cause della dipendenza da alcool più comuni sono rappresentate da problemi o disagi di ordine psicologico, che portano il soggetto a rifugiarsi nella “bottiglia”. Tra i fattori scatenanti più comuni ricordiamo la depressione, l’ansia, le nevrosi, gli attacchi di panico, la timidezza, i disturbi antisociali, i lutti familiari.
In questi casi l’approccio terapeutico non può prescindere da un attento supporto psicologico, teso a rimuovere o ad attenuare i disturbi scatenanti. Non bisogna dimenticare i fattori socio-ambientali e culturali: vivere in un ambiente nel quale il consumo di bevande alcoliche in grandi quantità è normalmente tollerato, oppure frequentare abitualmente posti dove bere alcolici è considerato parte della vita quotidiana, influisce negativamente sui soggetti, che così sono portati ad assumere comportamenti pericolosi ritenendoli la normalità.
Dipendenza da alcol nei giovani
I giovani e gli adolescenti rappresentano una fascia della popolazione particolarmente legata ai rischi connessi all’assunzione di bevande alcoliche, soprattutto perché indagini ISTAT confermano un aumento delle percentuali dei giovani bevitori ed un abbassamento notevole dell’età (11 anni) a partire dalla quale si iniziano a consumare alcolici.
Se per molti soggetti adulti il consumo di alcol è legato a momenti piacevoli connessi ai pasti, per la gran parte dei giovani l’assunzione avviene lontano dai pasti, a stomaco vuoto con relativa sbornia, come momento di socializzazione tra coetanei all’interno di bar e discoteche.
L’effetto ricercato non è infatti collegato all’esaltazione dei piacere del cibo o nel gusto della bevanda stessa, ma è quello concernente gli effetti sul sistema nervoso, quale scioltezza, loquacità, senso di benessere.
Il consumo di alcolici nei giovani ha effetti molto gravi sull’organismo, perché fino a circa i 20 anni non sono presenti quegli enzimi che hanno il compito di metabolizzare l’etanolo in sostanze più tollerabili dal corpo umano. Ancora più devastanti sono gli effetti psicologici, in quanto l’alcol può rappresentare una fuga ai problemi quotidiani, “un’isola felice” sulla quale rifugiarsi dai problemi familiari e scolastici.
È evidente, poi, che è più facile sviluppare una dipendenza perché i giovani sono soggetti più vulnerabili e meno dotati di autocontrollo. Pertanto è bene che i genitori controllino maggiormente i figli sulle loro abitudini. La dipendenza è latente e spesso si manifesta in modo visibile quando è ormai consolidata, per questo è necessaria un’attenta vigilanza soprattutto sui minori.
Diagnosi dell’alcolismo
Diagnosticare l’alcolismo, almeno nelle sue fasi iniziali, non è un compito facile, soprattutto se il soggetto si dimostra poco collaborativo. Per tali ragioni è importante una seria presa di coscienza da parte del malato, che deve in primo luogo effettuare una seria autovalutazione della sua dipendenza, ma come riconoscerla?
Nel campo medico sono stati elaborati una serie di test specifici, che si prefiggono di individuare l’esistenza o meno di una dipendenza alcolica e lo stadio della malattia. Uno dei test più affidabili è il questionario CAGE, che si compone di sole 4 domande a risposta si/no molto efficaci, in quanto sono in grado di rilevare immediatamente l’esistenza o meno di una dipendenza. Altra valutazione può essere effettuata col test Audit, che si compone di 10 domande a risposta multipla, che indaga sulle modalità di consumo di alcol nell’arco degli ultimi 12 mesi.
Tali questionari non offrono una diagnosi precisa, ma sono utilissimi per l’autovalutazione. Altresì, il test delle urine è in grado di evidenziare elevati livelli di alcol nell’organismo; similmente, indagini specifiche sulle condizioni del fegato, possono provare un’alterazione patologica.
Altro aspetto da non sottovalutare è quello genetico. Studi scientifici hanno dimostrato, infatti, una correlazione tra alcol e geni. Il gene del recettore dopamina, in alcune varianti della sequenza genetica, è risultato simile nei soggetti malati di alcolismo. Altro indice utile ad individuare un soggetto alcolizzato è dato dalle crisi d’astinenza: l’eliminazione di ogni sostanza alcolica comporterà, nei soggetti dipendenti, un evidente malessere fisico caratterizzato da crampi, nausea, allucinazioni, eccessiva sudorazione, palpitazioni, tremori.
Cosa fare se si ha una dipendenza dall’alcol
Per limitare i danni da abuso di sostanze alcoliche è bene sapere in caso di dipendenza da alcol cosa fare.
Un soggetto che ritiene, sulla base di una sua personale valutazione o anche su osservazioni che provengono da familiari ed amici, di avere una dipendenza fisica, ma anche mentale da alcol, deve nel più breve tempo possibile rivolgersi al medico curante per ottenere indicazioni sul percorso clinico da seguire ed avere supporto su come uscirne.
Dopo un’attenta valutazione, il medico indirizzerà il paziente verso uno specialista che approfondirà il problema e conseguentemente suggerirà un’idonea terapia fisica tesa alla disintossicazione. Tali terapie sono individualizzate e possono consistere in una drastica eliminazione di ogni sostanza alcolica nel soggetto alcolizzato oppure in una diminuzione lenta e graduale.
Superare l’astinenza da alcol non è semplice, perché gli effetti delle crisi sull’organismo sono davvero spiacevoli, per questo, in alcuni casi, è possibile inserire una terapia farmacologica di sostegno, consistente nella somministrazione di benzodiazepine. Parimenti importante, anzi fondamentale, è un supporto di tipo psicologico, che può rinvenirsi in diverse associazioni, come l’Alcolisti Anonimi, o fornite dall’ASL di competenza.
Altro aspetto da curare è la vita sociale: fin quando non ci si sente sicuri di sé e dotati di un certo autocontrollo, è bene evitare situazioni che facilitano e favoriscono il consumo di alcolici. Pertanto è consigliabile eliminare tutti gli alcolici presenti in casa ed invitare i familiari e conviventi a non consumare o offrire alcol al soggetto che si sta disintossicando; così come è importante non frequentare luoghi come bar, pub, enoteche. Combattere la dipendenza da alcol risulterà sicuramente più facile cambiando abitudini e stile di vita.
Dipendenza alcol rimedi
Coloro che riconoscono di avere una dipendenza da alcol si chiedono cosa fare, quali sono i rimedi possibili e soprattutto se esistono rimedi naturali.
Fortunatamente, nei casi meno gravi, è possibile disintossicarsi dall’alcol facendo ricorso a rimedi naturali, quali l’assunzione di erbe medicinali. Si ricorda che un trattamento efficace richiede costanza e pazienza: le ricadute sono possibili, per questo è importante essere consapevoli dei propri limiti e rivolgersi a degli specialisti competenti quando la dipendenza da alcol è seria.
Tra le piante medicinali maggiormente utilizzate per alleviare i disturbi connessi all’abuso di alcolici si ricordano:
1 – Angelica (Angelica atro purpurea)
Migliora la funzionalità intestinale riducendo la sensazione di gonfiore e le coliche, attenua i crampi ed il mal di testa. Ha proprietà antispasmodiche ed antiinfiammatorie;
2 – Acorn (Quercus robur glandium)
Attenua il desiderio di alcol, ha effetti benefici su organi quali la milza ed il fegato. Può causare diarrea, accelerando così il processo di disintossicazione;
3 – Celidonia (Chelidonium majus);
Aiuta a disintossicare il fegato allontanando il rischio di cirrosi. Ha effetti benefici sul sistema nervoso perché aumenta la sensazione di benessere ed allontana i sentimenti negativi quali rabbia e tristezza;
4 – Cayenne (Capsicum frutescens);
Riduce i problemi di stomaco ed in particolare il senso di nausea; attenua il desiderio di alcol e riduce il tremore, l’ansia, l’irritabilità;
5 – Calanatts
Aumenta l’appetito e regola il tratto intestinale; calma il sistema nervoso ed allontana il desiderio di alcol
Naturalmente i rimedi naturali possono costituire un valido aiuto, ma per curare la dipendenza da alcol in maniera definitiva bisogna rivolgersi a degli esperti che sceglieranno la cura più idonea da seguire. In alcuni casi è preferibile una drastica eliminazione di ogni sostanza alcolica, in altri la diminuzione sarà lenta e graduale.
Indispensabile è un supporto di tipo psicologico per individuare e risolvere le cause scatenanti dell’abuso e della dipendenza alcolica. In alcuni casi è necessario l’intervento chirurgico per salvare la vita di alcuni pazienti in stato terminale da cirrosi epatica: in queste situazioni, infatti, un trapianto di fegato rappresenta l’unica soluzione per allungare le aspettative di vita.
In conclusione vincere la dipendenza da alcol non è impossibile, ma richiede una grande forza di volontà per intraprendere un cammino lungo e tortuoso.
5 effetti benefici che ti convinceranno a smettere
1. Dormirai un sonno più profondo
Lo dimostra uno studio di pubblicazione recente sulla rivista Alcoholism: Clinical & Experimental Research che ha scoperto come bere bevande alcoliche prima di coricarsi aumenta i modelli di onde alfa nel cervello. Queste non sono altro che attività celebrali che si verificano, in genere, quando siamo svegli e mai nello stato di riposo. Il risultato? Addio al tanto agognato sonno.
Rinunciare all’alcol, o meglio ridurlo di molto, ti permette di dormire meglio la notte. Di conseguenza, potrai notare un netto miglioramento dell’umore, un aumento della concentrazione e delle prestazioni mentali e tanti altri benefici che la dipendenza da alcol ti toglie.
2. Consumerai meno cibo
Secondo un importante studio scientifico pubblicato sul Journal of Nutrition, l’alcol è una delle maggiori cause dell’eccesso di cibo. Ciò può essere dovuto al fatto che la sostanza nociva accresce i nostri sensi e, quindi, aumenta la sensazione di appetito.
3. Riuscirai a godere della dolcezza dello zucchero
Mi spiego meglio. Lo zucchero aumenta i livelli della dopamina chimica la quale alimenta le sensazioni del piacere. È la stessa identica cosa che fa l’alcol. Quindi, invece di sottostare a questo tipo di dipendenza dannosa, perché non gustarti una simpatica e dolce caramella zuccherata? Oltre a migliorare l’umore è certamente un’ottima alternativa di benessere.
4. Avrai un risparmio soddisfacente di denaro
La dipendenza da alcol è costosa. Decisamente. Non mi credi? Prova a sederti sul divano e a prenderti un momento per calcolare quanto spendi di bibite alcoliche ogni mese. Rimarrai stupito dalla quantità di soldi che stai perdendo. Non è ora di risparmiare un po’ e di goderti i risparmi per un bel viaggio?
5. Diminuirai il rischio di malattie anche gravi
Lo rivela il National Cancer Institute: la dipendenza da alcol è connessa a un elevato rischio di tumori del cavo orale, del fegato, del seno, del colon e del retto. Più si beve e più le probabilità aumentano. D’altra parte, sono molte le ricerche scientifiche che hanno dimostrato come il consumo moderato di vino possa ridurre la possibilità di riscontrare problemi al cuore.
In conclusione, perché farti del male quando puoi condurre una vita sana e senza eccessi? Il divertimento lo puoi trovare in mille e altri modi. Cerca, quindi, di gustarti un bicchiere di vino per arricchire il sapore della cena, ma non andare oltre: il tuo fisico e la tua mente ti ringrazieranno.