La dieta proteica per dimagrire, più frequentemente definita iper-proteica, è un regime alimentare basato sull’aumento delle proteine alimentari.
Possiamo dire con la massima certezza, che non esiste un’unica dieta iperproteica standard ed uguale per tutti.
Per questo, potrebbe essere considerato come una caratteristica dei vari regimi nutrizionali più che per un modello alimentare del tutto completo.
Come abbiamo appena detto, la dieta proteica si basa sull’incremento in ambito percentuale od assoluto delle proteine alimentari, siano esse derivanti dai cibi o dagli integratori alimentari.
Tutti i professionisti sono concordi nel fatto che si debba rispettare determinate caratteristiche, per poter avere il dimagrimento:
- Ridurre la quantità d’energia introdotta, in modo tale da ridurre l’entrata rispetto alla spesa
- Svolgere attività motoria in modo tale da aumentare il metabolismo e migliorare la funzionalità dell’organismo
- Sfruttare al meglio l’interazione tra i nutrienti energetici introdotti e il metabolismo del nostro organismo
Dieta proteica come funziona?
Tenendo conto di ciò, cerchiamo di capire come funziona la dieta proteica, questa tipologia di dieta, per dimagrire, interviene su più fronti:
- Fa fronte in modo adeguato alle necessità plastiche di un organismo in continuo allenamento.
- Riduce sensibilmente i picchi glicemici ed insulinici nel periodo post-prandiale, rispetto ad un’alimentazione ricca di carboidrati raffinati
- Possiede un’azione dinamico- specifica media superiore ad una moderata dieta tradizionale
- Favorisce l’insorgenza del senso di sazietà post-prandiale
- Si basa sul concetto che in tutti i pasti principali che svolgiamo durante la giornata devono contenere proteine.
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Rischi della dieta proteica
Bisogna però dire che la dieta proteica non è il modo più sicuro per dimagrire.
Una dieta proteica in molti casi rappresenta una via semplice da seguire, da gestire e si presenta come un’efficace ed adatto regime, ma bisogna sempre valutare il tutto sui piatti della bilancia.
Ovviamente questa dieta presenta dei difetti, che cercherò di elencarvi in modo esaustivo e semplice:
- La dieta proteica apporta un numero elevato di gruppi azotati da far smaltire al nostro organismo. Questo determina un surplus del lavoro epatico e renale, questa è una pessima caratteristica per i bambini e per gli anziani, oltre che per soggetti ipersensibili o, tanto peggio, per quelli affetti da disturbi del fegato e dei reni.
- Vi potrebbe essere un’insorgenza di una cheto-acidosi, soprattutto in concomitanza di una riduzione drastica dei carboidrati. Questo abbassamento del pH sanguigno, oltre a determinare una minor efficienza del sistema nervoso centrale, con ovvie conseguenze, provoca un aumento della filtrazione renale che può potenzialmente avere un’azione disidratante ed a lungo andare danneggia seriamente i reni stessi. Bisogna ricordare che i corpi chetonici sono tossici per tutti i tessuti dell’organismo
- Vi potrebbe essere un aumento degli acidi grassi saturi e del colesterolo alimentare, con innalzamento del rischio di alterazioni metaboliche e di problemi cardiovascolari.
- Si può manifestare un’insufficienza di glucosio nella prestazione sportiva che induce un aumento del catabolismo muscolare, ovvero un utilizzo del muscolo stesso, quindi un’arma a doppio taglio da tenere in considerazione.
- Si potrebbe andare incontro ad un’insufficienza di fibre alimentari, con danni al nostro apparato digerente.
- Conseguente all’eccesso di proteine da smaltire e trasformare si potrebbe presentare un affaticamento gastrico e disturbi della digestione.
- Inoltre si potrebbe presentare un’ alterazione della flora batterica fisiologica intestinale.