Forse non tutti conoscono la Dieta delle zuppe per dimagrire: si tratta di un regime alimentare che permette di perdere in breve tempo i chili di troppo e allo stesso tempo di eseguire un intenso programma di depurazione dalle tossine.
Facciamo subito la premessa più importante: questo tipo di dieta non rappresenta un regime alimentare che è possibile seguire per periodi di tempo troppo lunghi.
La stessa cosa la si può affermare per la famosa dieta dei centrifugati di cui ti abbiamo già parlato.
Le indicazioni sono di seguire la dieta del minestrone per una settimana: 7 giorni sono il periodo adatto per smaltire in modo rapido il peso in eccesso, eliminare una gran quantità di tossine e non soffrire della mancanza di alcuni nutrienti essenziali, che può verificarsi durante questa dieta.
Ottima la combinazione di questa dieta con tisane dimagranti, detox e depurative ideali per drenare i liquidi in eccesso e facilitare il dimagrimento.
Oltre all’obbiettivo primario di questa dieta, cioè quello di perdere peso, abbiamo detto che questo regime alimentare permette di effettuare una depurazione delle tossine: infatti la verdura, grazie alla ricchezza di fibre e di vitamine, permette un buon funzionamento del fegato, che non viene “sovraccaricato” di lavoro e può svolgere la sua funzione di depurazione dell’organismo.
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Dieta delle zuppe per dimagrire
A volte seguire una dieta risulta complicato: spesso bisogna pesare gli alimenti (al grammo) e cercare menù che siano equilibrati e allo stesso tempo appetibili.
Il problema non si pone con una dieta basata sul minestrone: infatti, a parte l’aggiunta di pochi altri alimenti che sono concessi, questo regime alimentare potrebbe essere definito “monotematico”, basandosi solo e soltanto sul minestrone.
La versione originale (e decisamente più rigida) prevede il consumo di minestrone in ogni pasto della giornata (colazione compresa) ma è ovvio che possiamo attuare delle piccole modifiche per rendere questa dieta leggermente più variata (altrimenti il rischio è di non resistere più di un paio di giorni).
In questo regime alimentare non abbiamo bisogno di contare, pesare e misurare (salvo quello che riguarda gli alimenti integrativi): il consumo di minestroNe è assolutamente libero, ne possiamo mangiare la quantità desiderata in ogni momento della giornata.
Ovviamente la difficoltà di seguire una dieta di questo tipo è legato proprio a questa semplicità: il minestrone di verdure è un piatto ottimo, ma i menù che si possono creare sono ovviamente limitati e il rischio di “annoiarsi” e abbandonare l’impresa è abbastanza elevato, soprattutto se non siamo sorretti dalle giuste motivazioni.
Abbuffarsi di zuppe: vantaggi e svantaggi
La dieta del minestrone non comporta particolari rischi per la nostra salute, soprattutto se non protratta oltre il tempo consigliato: infatti a lungo andare potremmo riscontrare una perdita di massa muscolare e ossea, a cui si accompagnerà un senso di affaticamento.
Se però seguiamo questa dieta dimagrante per un massimo di 7 giorni, questi effetti collaterali non hanno il tempo di scatenarsi: infatti il nostro corpo utilizzerà in primo luogo le riserve a sua disposizione (in particolare la massa grassa, dal cui consumo deriva la perdita di peso) prima di andare a intaccare i muscoli.
Limitandosi a seguire questo regime alimentare sporadicamente non è nemmeno necessario utilizzare degli integratori di vitamine e sali minerali.
Un altro vantaggio di questa dieta è che si evita il senso fame (tipico delle diete troppo rigide): infatti ogniqualvolta abbiamo fame, possiamo mangiare un piatto di minestrone (e anche di più).
E il bonus della depurazione dalle tossine non va mai dimenticato: una dieta a così limitato contenuto calorico, che prevede la completa abolizione di cibi confezionati e di grassi animali, è una sorta di shock per il nostro corpo.
Se vogliamo provare a fare un paragone con il motore di un’automobile, l’effetto della dieta del minestrone è quello di “pulire” a fondo ogni componente del motore, che tornerà a funzionare meglio di prima.
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Dieta delle zuppe per dimagrire: cosa fare e cosa non fare
Questa dieta, per produrre i suoi effetti, deve essere seguita con la massima attenzione: quindi, almeno per i 7 giorni della dieta, sono vietati gli sgarri.
In particolare vanno evitati il pane e tutti gli altri alimenti a base di farina (anche se integrale), gli zuccheri (salvo quelli contenuti nella frutta che viene in parte concessa), le bevande zuccherate e gasate e tutti gli alcolici (che influiscono negativamente sia sul processo di depurazione che su quello di smaltimento dei grassi).
Diventa invece necessario assumere molta acqua: renderà più veloce lo smaltimento delle tossine e combatterà la ritenzione idrica, permettendoci di eliminare la spiacevole sensazione di gonfiore (in particolare a livello degli arti inferiori) che spesso si accompagna a qualche chilo di troppo sulla bilancia.
Un litro e mezzo durante la giornata è la quantità minima di acqua da bere: ma se facciamo sport oppure se le temperature sono molto alte dovremmo arrivare (e superare) i 2 litri.
Provare la Dieta delle zuppe per dimagrire può essere l’occasione di ottenere il duplice risultato della perdita di peso e della depurazione delle tossine: può non essere semplice, ma i sacrifici dovrebbero essere ampiamente ricambiati.
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