Cibi Acidificanti
- carne
- pesce
- latte
- panna
- formaggi
- uova
- caffè, alcol, vino
- dolci, cioccolata, cacao, gelati, cibi lavorati industrialmente, corn flakes
- tutti i prodotti preparati con farine raffinate
- cereali,
- cibi molto salati (come prosciutti, salami, ecc.),
- alcolici,
- bevande gassate e molto zuccherate
- la cola
- i succhi frutta del supermercato, molto meglio quelli fatti in casa dove sai tu quali ingredienti metti.
Sistema tampone
Per neutralizzare la reazione acida prodotta dalle molecole, comprese quelle derivate dai cibi, l’organismo attiva due sistemi, definiti uno “sistema tampone” e l’altro “ sistema compensativo”.
Il sistema tampone si avvale di composti quali i bicarbonati, i fosfati, le proteine plasmatiche, l’emoglobina e l’ossiemoglobina.
Il sistema compensativo attiva i reni e i polmoni, con un meccanismo molto più complesso e più lento rispetto al primo. Il rene, attraverso l’urina, allontana le scorie, le tossine, compresi gli acidi in eccesso. I polmoni, ad ogni atto respiratorio, eliminano i composti che hanno subito una trasformazione,dalla quale si è generata l’anidride carbonica.
Sono entrambi sistemi molto efficaci, in grado di scongiurare l’instaurarsi di una condizione, piuttosto seria, nota come “acidosi metabolica”, che favorisce stati infiammatori sistemici, uno stress generale dell’ organismo, un ambiente sfavorevole alle cellule di tutti gli organi, con conseguenze, se protratta nel tempo, anche molto gravi.
Questa sindrome si verifica quando nel corpo si ha un accumulo di composti acidi, non adeguatamente compensato da un accumulo di sostanze alcaline. L’accumulo può essere dovuto ad una eccessiva ingestione o di una aumentata produzione di sostanze acide, ad una insufficiente quantità di bicarbonati, ad una ridotta escrezione sia dal tratto gastrointestinale che renale.
Le cause che possono alterare l’equilibrio acido-base sono tante, sicuramente tra queste c’è anche una alimentazione non bilanciata, ma altre cause sono malattie come l’insufficienza renale, il diabete, disturbi al fegato, all’apparato respiratorio, l’uso prolungato di alcuni farmaci, come i diuretici, anche alcune condizioni come il vomito e la diarrea profusa.
Le condizioni quali il vomito e la diarrea prolungata, richiedono accorgimenti che servono a compensare la perdita dei sali minerali, persi ad ogni episodio. Comunque, sono situazioni transitorie, di facile risoluzione.
Per quanto riguarda le patologie, quali il diabete, l’insufficienza renale e l’ipertensione, la vera arma per tenere lontana l’acidosi metabolica è la prevenzione delle malattie stesse.
Prevenzione delle malattie con la dieta alcalina
La prevenzione è una partita che si gioca soprattutto a tavola, associata ai controlli periodici di alcuni parametri clinici, ovvero la glicemia, i trigliceridi, il colesterolo ( HDL e LDL), l’emoglobina glicata, la pressione arteriosa, la Ves, e altri ancora. Ne parla anche l’Airc in questo articolo.
L’organismo ha bisogno di carboidrati (gli zuccheri), di proteine, sia animali che vegetali, di grassi, preferendo i cosiddetti “insaturi”, di vitamine, di sali minerali e di un apporto di acqua che risponda alle esigenze specifiche di ogni singolo individuo.
La dieta deve essere varia, non dovrebbe incoraggiare il consumo di una categoria di alimenti soltanto, anche se alla base ci potrebbero essere motivi condivisibili ,e in parte validi dal punto di vista nutrizionale; il rischio potrebbe essere quello di incorrere in carenze di altre sostanze, necessarie all’organismo.
Inoltre, una regolare attività fisica, leggera ma costante, aiuta a mantenere una stato generale di benessere. E’ sufficiente una camminata di 30 minuti al giorno, a passo sostenuto, per vedere migliorare la funzionalità cardiaca, polmonare, respiratoria e l’umore.
Tornando alla dieta alcalina, questa ha il pregio di promuovere un maggior consumo di frutta e verdura, specie non cucinate,in quanto i comuni metodi di cottura tendono ad impoverirle di tutti gli elementi nutritivi di cui sono ricche, ovvero vitamine e sali minerali.
Per renderle davvero fonti valide di questi preziosi nutrienti, essenziali per l’organismo, l’ideale è consumarle sotto forma di centrifugati o mangiarle crude, come suggerisce la dieta alcalina.
Abolire del tutto, dal proprio regime alimentare, la carne non è consigliato dalla maggior parte dei nutrizionisti, in quanto fonte di proteine facilmente assimilabili e utilizzabili dall’organismo, oltre a contenere in modo bilanciato tutti gli aminoacidi indispensabili, i lipidi (i grassi), le vitamine e i sali minerali.
Piuttosto è utile scegliere i tagli con meno grasso visibile e possibilmente la carne bianca, più digeribile.
La carne non è nemmeno eliminata dalla dieta di un paziente affetto da insufficienza renale. Le proteine tendono a produrre più scorie, più tossine, più sostanze di scarto, che il rene deve eliminare attraverso le urine. Un rene affaticato, o che ha perso del tutto la funzionalità, deve sicuramente ridurre il proprio carico di lavoro, mangiando meno proteine, ma una piccola quota, il nostro organismo, deve comunque riceverla per il corretto funzionamento di altri organi.
Il pesce, il cui consumo è previsto nella dieta alcalina, è una altra valida fonte di proteine, ma non solo, anche di grassi “buoni”, i cosiddetti acidi grassi polinsaturi, della serie omega -3 e 6, utili nella prevenzione e nel trattamento di diverse patologie, tra cui il diabete, di disturbi cardiaci, di infiammazioni. Il pesce è anche fonte della preziosa vitamina D, fondamentale per le ossa.
I legumi e i cereali, di cui si sconsiglia il consumo nella dieta alcalina, in verità sono due fonti di proteine, di carboidrati, di sali minerali e di vitamine, che associate insieme potrebbero sostituire del tutto il consumo della carne. E questo è un consiglio fornito, di recente, anche dai nutrizionisti e dagli specialisti nel trattamento dei tumori e di patologie cardiovascolari.
Insomma, sapersi alimentare richiede buon senso e conoscenza delle esigenze individuali.
Un merito alla dieta alcalina va riconosciuto,ed è quello di valorizzare il maggior consumo di quella categoria di alimenti meno consumata, specie dai bambini e dagli adolescenti, o che non è introdotta in modo corretto.
Limone, acidifica o alcalinizza il nostro corpo?
Probabilmente qualcuno avrà pensato al limone, dopo tutto questo disquisire sulla “acidità” e “alcalinità”.
E’ acido o alcalino? Dunque, è sicuramente un frutto dal sapore acido e aspro. La sua acidità è dovuta alla presenza di un composto, l’acido citrico.
Però, una volta ingerito subisce una reazione di ossidazione, dalla quale si generano sali che portano alla formazione di carbonati di calcio e di bicarbonati di potassio, i quali alcalinizzano il sangue.
Ecco il menu della nostra dieta alcalina, composta da alimenti alcalinizzanti che ti permetteranno in poco tempo di ritrovare l’equilibrio pH giusto per il tuo corpo, ritrovando, così, la linea, la forma e la salute che hai sempre desiderato. Non è assolutamente un regime alimentare restrittivo e pieno di rinunce: niente di tutto questo! La dieta acido basica esempio non è affatto difficile da seguire: ti basterà riequilibrare il tuo consumo di alimenti acidi, diminuendoli a favore di quelli basici.
La dieta alcalina consiste in un menu composto prevalentemente da alimenti freschi e non lavorati come la verdura e la frutta fresca e secca e legumi.
Al risveglio assumere un bicchiere d’acqua con mezzo cucchiaino di bicarbonato e, per colazione, scegliere una bevanda calda (consigliato il caffé d’orzo) con una piccola quantità di zucchero di canna integrale accompagnata da una fetta di pane integrale, una macedonia di frutta fresca oppure un centrifugato di frutta.
CENTRIFUGATO DI ANANAS, MELE E SEDANO
Con questo centrifugato possiamo ottenere un triplice effetto: rinfrescante, drenante e depurativo.
Questo grazie alle proprietà dell’ananas e del sedano, ricchi entrambi di acqua e utili a drenare i liquidi in eccesso, e della mela, che grazie alla pectina favorisce l‘eliminazione delle tossine che si formano a livello dell’apparato digerente.
Per prepararlo occorrono:
- 2 fette di ananas fresco;
- 2 gambi di sedano;
- 1 mela.
SPUNTINO DI METÀ MATTINATA NELLA DIETA ALCALINA
Come spuntino di metà mattinata è possibile consumare un frutto a scelta (consigliate tutti frutti molto maturi tra cui pere, fichi, prugne banane e ananas oppure scegliere della frutta secca come le noci).
Per quanto riguarda il pranzo, scegliere un piccola porzione di riso con asparagi, insalata verde accompagnata da pomodori e radicchio condita con un cucchiaio di olio d’oliva e succo di limone e, per dessert un frutto a scelta.
Per evitare attacchi compulsivi di fame o di arrivare ai pasti troppo affamati, è importante non rimanere troppe ore senza mangiare, ritagliandosi qualche minuto per consumare lo spuntino di metà pomeriggio, il quale può essere a scelta tra 1 bicchiere di succo di frutta naturale, un frutto a scelta o un centrifugato di carote e sedano.
Ricorda che sono altamente sconsigliati i succhi di frutta in vendita nei supermercati in quanto, anche quelli considerati “dietetici”, sono ricchi in zuccheri e conservanti, acerrimi nemici del regime dietetico alcalino.
Per fronteggiare questo problema sono stati inventati gli estrattori, elettrodomestici che ti permetteranno di preparare, in pochi minuti, succhi di frutta naturali al 100%. Ne esistono molteplici in commercio e ti permetteranno di ricavare dalla frutta e dalla verdura polpa e succo più concentrati di vitamine e nutrienti rispetto a quelli in commercio oppure a quelli preparati con una normale centrifuga.
La cena della dieta alcalina è composta da un minestrone di verdure brucia grassi accompagnato da un’insalata verde (preferibile la lattuga) condita con un cucchiaio di olio d’oliva e limone. In alternativa, si può scegliere anche hamburger di soia, carne bianca, pesce e pollame (raramente). Dopocena scegliere un tisana al finocchio, senza zucchero, ideale per favorire la diuresi e ad aiutare il nostro apparato gastro intestinale a ripulirsi e ad espellere le tossine in eccesso.
Come tutte le diete, anche la dieta acido basica esempio richiede di essere accompagnata da una grande quantità d’acqua (consigliati almeno due litri al giorno), da distribuire durante la giornata, soprattutto nelle ore tra un pasto e l’altro, in modo da combattere gli attacchi di fame, spesso dovuti alla disidratazione.
Grande alleata della dieta acido basico, anche l’acqua può essere alcalina e, dunque, svolgere per il nostro corpo lo stesso servizio di stabilizzazione del pH degli alimenti.
Infine, in accompagnamento alla dieta acido basica esempio, è consigliabile fare uso di prodotti naturali come gli integratori alcalinizzanti, alleati preziosi della tua linea e salute. Ce ne sono di molti tipi in commercio, e possiedono miscele di minerali come magnesio, potassio, potassio, sodio oltre che aminoacidi e zuccheri, essenziali per il mantenimento del giusto livello di pH del sangue.