Tutto ne vanno pazzi: dalla star nostrane a quelle di Hollywood, tutte decantano la straordinaria efficacia della dieta alcalina.
Questo regime alimentare permette di perdere peso e, contemporaneamente, favorisce la salute e bellezza della pelle e la stabilità dell’umore.
In questo articolo, ti consiglieremo un menu di esempio della dieta alcalinizzante, che ti permetterà di scoprire tutti i benefici che questo regime alimentare può avere sul tuo organismo.
Seguendo la dieta alcalina, ideata dal dottor statunitense Robert O. Young, non solo è possibile dimagrire senza troppe rinunce ma anche preservare la bellezza della nostra pelle.
Inoltre, un regime alimentare dal pH equilibrato ci assicurerà effetti benefici nel prevenire disturbi come ansia e nervosismo e malattie come il raffreddore e l’influenza, oltre che osteoporosi e artrosi.
Cosa è la dieta alcalina?
Intanto cominciamo con il chiarire che la dieta alcalina non è una dieta dimagrante, quindi non serve per perdere peso, piuttosto è una dieta proposta, dal suo ideatore e dai sostenitori, come un regime salutare, capace di tenere lontano situazioni che potrebbero favorire la comparsa di malattie, anche molto gravi.
In poche parole, la dieta alcalina si basa sul consumo di cibi che non hanno caratteristiche “acide” o che danno vita a composti acidi nell’organismo, nei vari processi metabolici. I composti acidi, se assunti in eccesso e senza una loro corretta neutralizzazione, da parte di composti “alcalini”, possono risultare corrosivi, aggressivi sui tessuti organici e portare, nel tempo, a situazioni patologiche.
Parola a Franco Berrino che ci parla dei benefici di questa dieta:
Quindi, la dieta alcalina promuove un largo consumo di cibi alcalini o alcalinizzanti, allo scopo di compensare e neutralizzare gli effetti dei cibi acidi o acidificanti. La loro interazione dà origine ad una reazione, nota in chimica come “reazione di neutralizzazione o acido-base”.
Per seguire la dieta alcalina e ottenere risultati veloci e duraturi, oltre che per rendere il nostro corpo più resistente di fronte all’attacco di batteri e virus, è necessario consumare alimenti alcalini dal pH superiore a 7, in quanto il funzionamento del nostro organismo si regola sull’equilibrio acido-basico del ph sangue.
I benefici sul corpo derivanti da un regime alcalino sono molteplici: se una dieta acida influisce molto negativamente sul nostro corpo favorendo l’aumento di peso, procurando mal di testa e disturbi all’apparato gastro intestinale come gonfiore e problemi di digestione, al contrario, la dieta alcalina aiuta il nostro organismo a ristabilire il pH giusto e, dunque, a ritrovare il suo benessere naturale.
Di conseguenza, sarà più facile perdere peso, avere più energia, contrastare la ritenzione idrica e rimanere in forma e in salute, senza fastidiose ricadute.
Cibi alcalini quali sono?
Il principio fondamentale della dieta alcalinizzante consiste nel preferire l’assunzione di cibi alcalini, in modo da mantenere basse le tossine e gli acidi presenti nel nostro apparato digerente, facilitandone l’espulsione da parte dell’organismo.
Tra questi cibi alcalini troviamo:
- frutta e verdura
- miele
- miglio
- noci e nocciole
- fiocchi di avena
- olio di oliva e di semi di lino
- semi di chia
- carote
- noci
- legumi
- centrifugati alcalinizzanti di frutta e verdura
I cibi che manifestano una azione alcalinizzante sono la frutta dolce, consumata cruda e non frullata, le verdure, crude e centrifugate, lo yogurt magro, il miele, le fibre.
Il pesce è ammesso, quindi non si tratta nemmeno di una dieta vegetariana.
L’obiettivo della dieta alcalina sarebbe quello di evitare oscillazioni del ph dell’organismo, dovute all’azione dei composti chimici assunti con la dieta. Nulla è inerte, una volta introdotto nel corpo e immesso nel torrente circolatorio. Qualcosa succede, sempre.
Ecco alcuni libri sulla dieta alcalina
Il ph è un parametro molto importante, in diversi ambiti. In quello medico, consente di fare delle valutazioni cliniche, dal suo valore si possono ricavare tante e utili informazioni sullo stato generale di salute di un individuo.
Come si stabilisce il suo valore?
In seguito ad una reazione chimica, a cui viene sottoposto il composto in esame, si legge un valore numerico, su una scala, il cosiddetto “ piaccametro”, tale valore può essere compreso tra 0 e 14.
- Da 0 a 7,06 è acido
- Il valore 7,07 è neutro
- Da 7,08 a 14 è alcalino (o basico)
Quindi, il comportamento di una sostanza, durante una reazione chimica, che può avvenire in una soluzione acquosa, per esempio durante un test in un laboratorio di analisi o mentre prepariamo il pranzo, nella cucina di casa, o nel nostro organismo, dipenderà da questo valore.
Nell’organismo umano il ph non è uguale dappertutto, nel tubo digerente varia in funzione dell’organo interessato, quello del sangue è tra 7,35 e 7,45 e quello dell’urina tra 4,5 e 8.
Il ph ematico è di vitale importanza, ammette solo minime variazioni, la condizione “acida” non è accettabile e soprattutto non è compatibile con la vita stessa.
Per questa ragione, la dieta alcalina ha suscitato tanto interesse: è stata divulgata come la soluzione ad un problema reale, che affligge la società odierna, la quale tende a consumare cibi fortemente acidi. In pratica la maggior parte della popolazione mondiale, mette costantemente a rischio la propria salute.
E’ innegabile che il modo in cui ci si alimenta condiziona lo stato generale della nostra salute. In effetti, quando si presentano i primi acciacchi o si riceve la diagnosi di una patologia cronica, come l’ipertensione o il diabete, il primo approccio terapeutico è proprio rivolto all’alimentazione.
A volte, è sufficiente cambiare delle abitudini alimentari, per poter ritardare l’inizio di una terapia farmacologica. In ogni caso, il cibo gioca sempre un ruolo fondamentale nella gestione, efficace, di una patologia. Gli alimenti contengono composti chimici che, come tali, danno luogo a reazioni nei nostri fluidi organici. Queste reazioni generano altri composti, utilizzati in vario modo dall’organismo. Proprio inerti non sono!
Il corpo umano è una macchina “intelligente”, un aggettivo spesso usato a casaccio, ma in questo caso è decisamente appropriato. Esso sa di cosa ha bisogno e anche in quale quantità. Tutto quello che è in eccesso o che non gli serve, si attiva per eliminarlo, attraverso tanti meccanismi, alcuni semplici, altri molto sofisticati e complessi, ma tutti efficaci. Anche le situazioni anomale, come una variazione del ph sanguigno,appunto, fa in modo di riportarla alla normalità. In brevissimo tempo.
Il ph del sangue subisce oscillazioni, durante tutto l’arco della giornata, in seguito a vari stimoli, come lo sforzo fisico, la respirazione, l’uso di farmaci, il fumo, le emozioni: il cibo non è l’unico fattore capace di modificarlo.
Questi stimoli sono tutti riconducibili a dei composti chimici, di conseguenza siamo sempre sottoposti a condizioni che possono fare variare il ph del sangue. L’intelligenza del corpo sta proprio nell’avere escogitato strategie che riportano tutto in equilibrio.