Cosa mangiano i vegani? Mangiano solo erba oppure sanno cucinare ricette buone e interessanti? Scopri alcuni esempi di dieta vegana.
Ormai da tempo si sente parlare sempre più di “veganesimo”, “Vegan style”, “cultura vegana”, dieta vegana e così via. Le persone che mangiano carne si pongono sempre la stessa domanda: ma cosa mangiano i vegani? Come fanno a non avere carenze vitaminiche mangiando solo erba.
Ovviamente la dieta e la cucina vegana non ti faranno assolutamente mai mangiare solo erba. Ci sono davvero tantissimi piatti e ricette vegane davvero buone e saporite.
Esser vegani, oggi, non è propriamente una scelta, bensì una filosofia di vita, o se vogliamo uno stile di vita fondati prima di tutto sul rispetto etico verso se stessi ed il mondo animale in genere.
La cucina vegana, nel totale rispetto degli standard cosiddetti vegani, abbraccia tutta quella serie di alimenti e preparati, cucinati secondo la tradizione (pescando nella storia culinaria di culture ed etnie lontane anche nel tempo) oppure usufruendo di metodi e tecniche di cottura attuali o per meglio dire contemporanei.
Come suddetto, quando parliamo di cucina vegana, facciamo riferimento a cibi che non provengono dal mondo animale. Quindi intendiamo verdure, ortaggi, cereali, legumi…insomma tutti alimenti che rispettino gli animali.
Cucina vegana vuol dire anche conoscenza accurata dei valori nutrizionali degli alimenti che si mangiano, senza dimenticare di assumere quei micronutrienti essenziali di cui alcuni sono sprovvisti.
Niente paura, si tratta di vitamina B12, vitamina D, calcio e zinco, facilmente reperibili in farmacia sottoforma di integratori alimentari oppure già presenti all’interno dei cibi cosiddetti “fortificati”, in vendita presso i supermercati.
Ora passiamo alla tanto controversa domanda: cosa mangiano i vegani? Daremo una risposta una volta per tutte, il più chiara e completa possibile.
In primis, come ogni regime alimentare che si rispetti, propende per alimenti biologici, integrali, ricchi di vitamine e sali minerali, senza glutammato, prodotti che non siano idrogenati e tantomeno raffinati.
La Cucina vegana consiglia l’uso giornaliero di alghe alimentari come
- (kombu,
- nori,
- dulse,
- arami,
- spirulina,
- clorella,
- hiziki,
- wakame… ricche di proteine, carboidrati, ferro, oligoelementi, calcio.
Al posto del sale consiglia di usare il sale marino o l’agro di umeboshi (che deriva dalle prugne salate) o il gomasio, così come invece dello zucchero predilige altri dolcificanti, naturali, come lo sciroppo d’acero, lo sciroppo d’agave, il malto di riso, il malto di mais, malto d’orzo, malto di grano.
La frutta secca nella cucina vegana non deve mai mancare, perché ricca di potassio, amminoacidi, alcalinizzanti e sali minerali.
Fondamentali sono tutti i cereali:
- orzo,
- riso,
- avena,
- kamut,
- grano saraceno,
- miglio,
- segale,
- amaranto,
- quinoa,
- farro.
Accompagnati, questi, sempre da verdure, possibilmente di stagione e legumi, che rappresentano per i vegani i più importanti alimenti apportatori di proteine (più simili a quelle animali).
Senza dimenticare il pane, sempre integrale e a lievitazione naturale, le bevande benefiche come té e tisane depurative. E ancora, germogli (di soia, di avena, di ceci, di fagioli, di grano, di grano saraceno, di lenticchie…), tutti “cibi vivi”, ovvero dalle meravigliose e stupefacenti proprietà nutritive. Ovviamente, anch’essi debbono essere rigorosamente bio.
Voglia di zuppe e minestre? Dai uno sguardo alle nostra Zuppa di lenticchie rosse
Dieta vegana quale cottura dei cibi scegliere?
Ci sono tanti metodi di cottura il nostro cibo sano e vegetale.
Nischimè, (ovvero quando si cuociono le verdure, rigorosamente a fiamma bassa, con pochissima acqua, senza olio, riponendo le verdure a strati, dalle più dure alle più tenere), verdure saltate (con olio, con acqua o senza olio né acqua), per bollitura, a vapore, al forno, alla griglia, a pressione, senza dimenticare la tempura.
Gli utensili da prediligere sono quelli in ghisa, acciaio inox e la classica intramontabile terracotta.
Per friggere e saltare si può utilizzare la pentola indiana chiamata wok. E’ in ferro, ghisa o acciaio.
Meglio, dunque, evitare, i contenitori in plastica. Meglio optare per il legno, anche per le posate!
Le cotture migliori sono quelle tradizionali…lunghe, lente, a fiamma bassa.
Detto questo, vien da sé, ribadire l’importanza di non aver paura di non saper proprio cosa mangiare quando si aderisce alla dieta vegana. La natura ci offre praticamente tutto. Tocca a noi divertirci ed esser creativi, con fantasia e propensione a uno stile di vita sano. Dunque gusto, divertimento, rispetto e benessere sogno i primi ingredienti del menù vegano.