La migliore chirurgia del corpo deve garantire naturalezza del risultato, armonia delle forme e delle proporzioni.
Va oltre l’estetica, ha l’ambizione di realizzare uno stato di armonia assoluta della persona, un equilibrio psicosomatico perfetto.
Ecco perché progetti come SCEB – chirurgia estetica puntano al benessere globale attraverso un percorso terapeutico multidisciplinare, essenziale ed articolato.
“Mens sana in corpore sano” è l’antica filosofia che resiste nel tempo, assecondata oggi dalla tecnologia e da super specialisti della bellezza e del benessere psicofisico.
Bisogna affidarsi a specialisti della medicina e chirurgia estetica facendo le scelte giuste. La scelta giusta, come in tutti i campi, è quella informata.
Le domande da porsi sono due. In quali casi è consigliata? Quali sono le possibili controindicazioni?
In quali casi è consigliata la chirurgia estetica?
La chirurgia estetica offre la possibilità di raggiungere un’armonia psicofisica ed ottenere un’immagine di sé corrispondente al proprio modo di essere, ai propri canoni di bellezza.
È il caso di rivolgersi ad un chirurgo estetico quando difetti ed inestetismi provocano disagio psicologico.
Il chirurgo estetico può ridisegnare i profili del corpo con risultati naturali allo scopo di donare armonia alle forme ed alle proporzioni della silhouette. Sentirsi soddisfatti della propria immagine si traduce in benessere psicologico e recupero dell’autostima.
Con l’intervento di chirurgia plastica è possibile recuperare tono muscolare, eliminare cellulite e adiposità localizzate, modificare la forma del naso per esempio in caso di un naso grande, rimodellare il volto, aumentare, ridurre o ridefinire il seno, ridurre o eliminare gli effetti del tempo sul viso. Può ridisegnare la silhouette provata da un forte dimagrimento o dalla gravidanza, risolvere dismorfie e difetti attraverso interventi correttivi e ricostruttivi.
Dalla chirurgia estetica non bisogna aspettarsi l’impossibile. Non si tratta solo di correggere difetti ma di trovare la giusta armonia di una persona. Le proporzioni, le linee, le forme devono sempre apparire naturali, non artefatte.
Affidandosi alle mani di un chirurgo qualificato non si corrono rischi perché prima dell’intervento si valutano controindicazioni, anestesia, tutte le variabili per agire in totale sicurezza.
Chirurgia estetica: controindicazioni generali
La chirurgia estetica non cura specifiche patologie, non è strettamente necessaria: il suo obiettivo è migliorare la qualità della vita riducendo o eliminando del tutto difetti ed inestetismi fisici che causano complessi, disagi psicologici.
Un chirurgo estetico serio e professionale è abituato ad intervenire soltanto su pazienti consapevoli del fatto che il risultato dell’intervento sarà in grado di soddisfare le loro aspettative.
In certi casi, gli interventi di chirurgia plastica sono sconsigliati, controindicati. Le principali controindicazioni della chirurgia estetica riguardano:
• salute precaria: un paziente che non è in buono stato di salute o soffre di gravi patologie non è compatibile con l’intervento chirurgico e non può essere operato;
• obesità: l’addominoplastica e la liposuzione possono contribuire a modellare il corpo ma la chirurgia estetica non deve essere considerata una tecnica per dimagrire, che possa sostituire l’attività fisica ed una dieta equilibrata. Chi vuole perdere peso puntando sull’intervento chirurgico estetico non è adatto. Al contrario, per sottoporsi ad un intervento di chirurgia estetica dovrà prima raggiungere il peso forma. L’obesità è un fattore di rischio assolutamente incompatibile con questo tipo di chirurgia;
• gravidanza: è una controindicazione assoluta considerando l’anestesia ed i farmaci necessari per eseguire l’intervento, non compatibili con la gravidanza. Bisognerà attendere qualche mese dopo il parto e la fine dell’allattamento prima di sottoporsi ad un intervento;
• varici: sono controindicate per alcuni interventi (liposuzione, lifting delle cosce) ma non per altri (interventi al viso, addome, seno);
• instabilità psicologica: i pazienti non sereni, i minorenni, le persone incapaci di decidere consapevolmente l’intervento desiderato non sono adatti ad un intervento di chirurgia plastica. Presentano un elevato rischio di insoddisfazione riguardo al risultato. Lo stesso vale per i soggetti con aspettative non realistiche.