Il burro di malga è un tipico prodotto caseario italiano di montagna originario della Carnia in Friuli Venezia Giulia. Il prodotto viene realizzato con latte di vaccino intero e scremato crudo (o una miscela di latte vaccino e 10% di latte di capra), e spesso viene lasciato stagionare su assi di legno da un mese fino a oltre un anno.
Premesso ciò, vediamo nel dettaglio il burro di malga quali proprietà terapeutiche offre e se ci sono particolari controindicazioni.
Che cos’è il burro di malga
Il burro di malga vien ottenuto da latte scremato prodotto naturalmente da mucche in pascoli montani e in particolare in alta quota nella regione delle Alpi. Alle razze bovine particolarmente adatte all’alpeggio è consentito il pascolo avannotto, nutrendosi essenzialmente di erba con pochi e controllati integratori di foraggi e mangimi.
Le vacche vengono munte la sera, e il latte viene lasciato riposare tutta la notte in vasche all’aperto e in un luogo fresco per far risalire in modo naturale la crema in superficie. La mattina successiva quest’ultima viene scremata e posta nella zangola (un recipiente di legno di forma cilindrica) che serve ad agitarla (a giorni alterni) finché la parte più grassa non forma dei piccoli grumi.
La massa di burro una volta composta viene a più riprese impastata per eliminare quanto più liquido è possibile, e vengono infine formati i classici panetti tramite l’utilizzo di stampi.
Le proprietà terapeutiche del burro di malga
Il burro di malga (crudo) contiene quasi tutte le vitamine e i minerali che la natura possa offrire, ed è del tutto sicuro oltre che in grado di regalare una serie di sostanze che possono contribuire al benessere generale dei consumatori.
Premesso ciò, per descrivere le proprietà terapeutiche del burro di malga in primo luogo va detto che è una ricca fonte di vitamina A, e si rivela particolarmente adatto per curare varie forme di disfunzioni tiroidee. In secondo luogo essendo ricco di acido laurico può aiutare a risolvere problemi come la candida, e a contrastare la formazione di cellule tumorali grazie soprattutto a un gran numero di antiossidanti.
Se tutto ciò non bastasse per convincere delle proprietà terapeutiche del burro di malga, va altre sì aggiunto che questo prodotto lattiero caseario alpino vanta anche vitamina D ideale per facilitare l’assorbimento del calcio, quindi è adatto sia per prevenire l’osteoporosi che per mantenere i denti sani e forti.
A margine va sottolineato che il burro di malga contiene lo iodio e oltre a rivelarsi benefico per le varie forme di tiroide, crea una serie di presupposti che tendenzialmente migliorano la salute endocrina in generale. Questa condizione favorevole è soprattutto legata alla presenza dei grassi buoni che aiutano a soddisfare il fabbisogno giornaliero.
Quali sono i benefici per il corpo
Il burro di malga è un ottimo alimento per contrastare nel corpo umano stati infiammatori ed in particolare quelli intestinali tipo la malattia di Crohn. Inoltre aiuta il cuore a funzionare meglio; infatti, contiene tantissimi elementi nutrienti che prevengono gran parte delle patologie cardiache ed oltre alle già citate vitamine A, D ed E, contiene anche potassio, iodio, selenio e lecitina.
A margine va altre sì aggiunto che il consumo di burro di malga viene consigliato da molti medici pediatri, poiché favorisce lo sviluppo del bambino grazie proprio al completo assortimento naturale di vitamine che è in grado di offrire.
Burro di malga: le controindicazioni
Molti medici nutrizionisti asseriscono che una dieta ricca di sodio e grassi saturi aumenti il rischio di ipertensione, malattie cardiovascolari e diabete di tipo 2. Il problema non riguarda però quello presente nel burro di malga, poiché ne contiene un numero davvero minimo tale da non generare le suddette controindicazioni.
Le dosi giornaliere raccomandate di grassi saturi devono essere infatti meno del 10% delle calorie totali. Ciò significa che qualcuno che segue una dieta a 1800 calorie dovrebbe consumare meno di 18 grammi al giorno di grassi saturi.
A margine è doveroso sottolineare che alcune controindicazioni esistono e sono legate ad una serie di fattori come ad esempio allergie, intolleranze, sensibilità e interazioni con il lattosio.