La canapa indiana, nota anche con in nome di cannabis sativa, è una pianta erbacea annuale di origine asiatica, coltivata oggi in molti paesi, come ad esempio India, Messico e Africa.
Dalle appendici, oppure dalle infiorescenze della pianta, è possibile ricavare un prodotto contenente determinati principi attivi, capaci di creare effetti di varia natura sull’intero organismo umano; il complesso di molecole agisce in particolar modo sul sistema nervoso, tra tutti i componenti psico-attivi presenti, quelli più conosciuti sono il il THC, tetra-idrocannabinolo e il cannabidiolo, più comunemente conosciuto con l’acronimo CBD.
Il primo è ritenuto responsabile dell’effetto farmacologico; il secondo ha invece effetti antinfiammatori, antiossidanti e rilassanti. Per una terapia giusta e benefica è tuttavia opportuno controllarne sempre il dosaggio.
I benefici terapeutici della canapa
La canapa, secondo alcune ricerche avvenute negli anni, offre numerosi benefici a livello terapeutico, questo perché esiste un uso curativo e responsabile nell’utilizzo di tale pianta. I benefici terapeutici della canapa derivano, ad esempio, dalla presenza, all’interno del prodotto, di una buona dose di sostanze antiossidanti naturali, capaci di combattere infiammazioni e allergie.
Le infiorescenze di canapa sono, inoltre, anche trasformate in sostanze attive che, grazie alla loro origine vegetale, e seguendo le dovute direttive europee, diventano veri e propri prodotti farmaceutici e medicinali. La pianta è poi ricca di acidi grassi essenziali, quali Omega 3 e Omega 6, nonché di vitamine; non bisogna poi trascurare, né dimenticare, l’elevato apporto proteico.
L’impiego di medicinali a base di canapa vengono solitamente utilizzati per il trattamento del dolore cronico: sono infatti conosciuti gli effetti distensivi e rilassanti della pianta.
Il cannabidiolo presente nella canapa non agisce sui processi neurologici e psichici dell’uomo, anzi possiede ulteriori funzioni, come ad esempio quella di agire sui processi fisici, favorendo sonno e riducendo stress, panico e ansia.
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A chi può beneficiare la canapa
I benefici terapeutici della canapa sono diversi, questo perché sono differenti i componenti chimici presenti nella pianta, è solo necessario che le diverse concentrazioni non superino le soglie consentite, in effetti il tetra-idrocannabinolo presente in elevate percentuali potrebbe portare a serie controindicazioni.
Quando il cannabidiolo è più concentrato si può beneficiare delle sue proprietà benefiche; la ricerca ha riscontrato risultati davvero ottimi su pazienti con disturbi fisiologici, neurologici, oppure con problemi di depressione. La canapa è inoltre un buon rimedio naturale per chi soffre di insonnia e per chi dunque ha bisogno di contrastare mal di testa, stress e disturbi generali legati al sonno.
A livello infiammatorio poi la pianta risulta essere una delle erbe più efficaci per coloro i quali soffrono di problemi legati ad infiammazioni. Il cannabidiolo funge inoltre da antiossidante, per questo è venduto anche sotto forma di crema curativa, per tutti i possibili disturbi legati a questo problema.
Assunto per via orale è invece consigliato per chi desidera un risultato in funzione antidepressiva. Altre ricerche riportano un effetto positivo sulla diffusione di alcuni batteri, ecco perché la canapa è somministrata anche a pazienti particolarmente deboli e sensibili, come ad esempio quelli sottoposti a chemioterapia o radioterapia.
In questo caso la canapa risulta molto valida anche perché sembrano essere vantaggiosi i risultati ottenuti per il controllo del dolore cronico di tali pazienti, senza tralasciarne altri che accusano dolori muscolari in generale.
Si tratta dunque di un antidolorifico naturale capace di agire positivamente anche sugli spasmi fisici, questo proprio grazie alla sua capacità di favorire sonno e rilassamento. La canapa terapeutica è inoltre capace di gestire vomito e nausea; e in altri pazienti può essere utile perché in grado di stimolare l’appetito.