Bacche di goji controindicazioni
Le bacche di goji stanno diventando sempre più popolari per le loro proprietà benefiche considerate quasi una fonte della giovinezza perché antiossidanti e quindi capaci di rallentare l’invecchiamento cellulare, oggi sono coltivate anche in Europa e in Italia.
Da secoli gli abitanti della Cina le consumano ritenendo che allunghino la vita e garantiscano una buona salute.
In più hanno un alto contenuto di calcio, vitamina C e B2, ferro, potassio, zinco, beta-carotene, selenio e polisaccaridi.
Tuttavia, le bacche di goji hanno effetti benefici solo se assunte nelle dosi giornaliere indicate.
Vanno consumate crude ed essiccate.
È bene far diventare l’assunzione delle bacche un’abitudine giornaliera, regolare e continua, così da avere un benessere a lungo termine.
Si consiglia di variare i modi di assunzione così che non stanchino.
Se si lasciano in ammollo per 20 minuti, diventano meno dolci e si può bere anche l’acqua rimasta.
Quali sono le controindicazioni per le bacche di Goji
Le bacche di goji sono benefiche, tuttavia possono avere anche controindicazioni ed effetti negativi legati al loro consumo.
Per prima cosa l’assunzione delle bacche di goji può avere controindicazioni se interagiscono con alcuni tipi di farmaci come quelli coaugulanti: di conseguenza, può capitare che si manifestino effetti collaterali anche di una certa importanza se si seguono alcune terapie farmacologiche.
Per questo motivo è bene consultare il proprio medico ed effettuare dei controlli prima di iniziare l’assunzione delle bacche di goji.
Una ricerca scientifica del 2010 ha rilevato come il trattamento a base di farmaci anticoagulanti viene disturbato dai principi attivi presenti all’interno delle bacche.
Questi infatti interferiscono con i componenti che combattono la vitamina K.
Quali farmaci danno effetti collaterali con le bacche di Goji?
Per questo le bacche di goji sono assolutamente sconsigliate se si assumano farmaci anticoagulanti come il marcumar e il warfarin, a base di elementi cumarinici.
Allo stesso modo le bacche di Goji interferiscono con l’azione dei farmaci che regolano la glicemia e la pressione sanguigna: quindi se si soffre di ipertensione arteriosa o di diabete si devono evitare questi prodotti.
L’effetto è lo stesso, perché se si assume una quantità troppo elevata i principi attivi interagiscono con i farmaci e causano un abbassamento eccessivo rispettivamente della glicemia e della pressione del sangue.
Di conseguenza si consiglia sempre di consultare il proprio medico per sicurezza prima di cominciare o di continuare a mangiare le bacche.
Ciò vale se si assume il captopril, l’amlodipina, l’enalapril, l’idroclorotiazide, il furosemide, il losartan, il diltiazem e il valsartan per l’ipertensione oppure il glimepiride, il clorpropamide, il glipizide, il gliburide, il rosiglitazone, l’insulina, la tolbutamide e il pioglitazone per il controllo del diabete.
In questo caso l’interazione tra ipoglicemizzanti e bacche di goji può provocare ipotensione, svenimenti causati dalla bassa glicemia e vertigini.
Le bacche sarebbero quindi da evitare o da consumare in quantità decisamente ridotta.
Infine la loro assunzione è sconsigliata ai soggetti che effettuano un trattamento a base di farmaci metabolizzati a livello epatico: tra questi vi sono i substrati del citocromo CYP2C9 e P450 2C9.
Gli effetti collaterali provocati dalle interazioni negative sono principalmente alterazioni nella velocità di metabolizzazione dei farmaci così la cura non avrà un buon esito.
Bacche di goji: le controindicazioni per allergie e consumi eccessivi
Spesso i prodotti naturali vengono considerati sicuri in quanto ritenuti privi di effetti collaterali e di controindicazioni, tuttavia esistono casi in cui le bacche di Goji devono essere evitate anche se non si effettuano trattamenti a base di farmaci.
Anche se sono state classificate dall’Istituto Europeo per la sicurezza alimentare come prodotti sicuri, le persone allergiche al polline devono evitarle perché possono causare crisi respiratorie, capogiri, attacchi di orticaria e nausea.
Gli stessi sintomi di allergia si verificano se si assume una quantità eccessiva di bacche, insieme a diarrea e crampi addominali più o meno intensi.
I principi attivi delle bacche possono rallentare l’attività dei farmaci antirigetto, quindi vanno evitate se ci si è sottoposti a un trapianto.
In secondo luogo si devono considerare le eventuali allergie: le bacche di Goji appartengono alla famiglia delle Solanacee esattamente come le melanzane, le patate, i peperoni e i pomodori.
Quindi, chi è allergico a queste verdure deve evitare anche le bacche di goji perchè scatenano le stesse reazioni allergiche.
E in gravidanza possono mangiare bacche di Goji?
Infine è bene non consumare le bacche di goji durante la gravidanza e l’allattamento: non sono pericolose, ma l’alta quantità di selenio contenuta può provocare problemi gastrointestinali o di fertilità.
Allo stesso tempo, dato che si tratta di un frutto potenzialmente allergizzante, possono causare allergie nel bambino.