L’Anisakis, conosciuta anche come “Malattia delle Aringhe”, è un disturbo che porta sintomi molto fastidiosi provocati dagli Anisakis, ossia vermi nematodi. Questi parassiti si annidano nelle pareti dello stomaco, e il solo modo prevenire l‘intossicazione da pesce crudo è evitare di mangiare pesce crudo o poco cotto.
La malattia dell’Anisakis è molto diffusa nelle zone dove abitualmente si consuma pesce crudo, come in Giappone. Con il passare del tempo la malattia, da quando si è sviluppata la moda del consumo di sushi, si è diffusa anche in altri paesi, con casi riportati negli Stati Uniti, in Europa e nel Sud-America.
Anisakis sintomi intossicazione da pesce crudo
L’Anisakidosi provoca nel soggetto affetto una sintomatologia variabile, che ha tra i principali disturbi:
1. Dolore all’addome
2. Nausea
3. Vomito
4. Distensione addominale
5. Diarrea
6. Muco nelle feci
7. Sangue nelle feci
8. Febbricola
In casi molto gravi, il paziente può lamentare forte mal di pancia, molto simile a quello che si manifesta in presenza di appendicite, accompagnato da nausea. Dopo alcune ore dall’ingestione delle larve infette, è possibile la comparsa di forte dolore all’addome con vomito e nausea, e solo in determinati casi, le larve possono essere espulse rimettendo.
Se le larve raggiungono l’intestino, si manifesta una grave reazione immunitaria granulomatosa, dopo una o due settimane dall’ingestione. In questo caso, la sintomatologia è molto simile a quella che si manifesta nel morbo di Crohn.
I disturbi possono presentarsi da un’ora a due settimane dopo l’ingestione di pesce crudo o poco cotto, compresi i molluschi. Tendenzialmente nei pazienti colpiti, viene rinvenuto un unico parassita.
Mangiare sushi e pesce crudo è pericoloso?
Un consumo frequente di pesce crudo, ovvero di tutti i prodotti della pesca, nessuno escluso, aumenta le possibilità di contrarre diverse patologie. Tra le tante malattie derivanti dal consumo di pesce crudo o poco cotto ricordiamo:
1. Parassitosi, causata dall’assunzione di cibi contaminati da organismo patogeni, come i protozoi, le amebe e le larve.
2. Infezioni a carico di microorganismi patogeni come i virus ed i batteri
3. Intossicazione causate dal consumo di cibi contaminati solo da tossine batteriche o da alghe
4. Tossinfezione dovuta al consumo di alimenti contaminati, sia da batteri patogeni, sia dalle loro tossine.
È nota la tendenza dei molluschi bivalvi, ovvero di quelli che si nutrono di acqua, a trattenere diversi microorganismi patogeni, i quali, se non neutralizzati accuratamente mediante la cottura, possono dare origine a patologie gravi che possono condurre anche alla morte.
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Abbattimento del pesce
L’abbattimento del pesce è una procedura molto importante, che viene svolta seguendo i criteri e le modalità fondamentali per la cura e la gestione del rischio relativo alla presenza di Anisakis nei prodotti della pesca. Lo scopo dell’abbattimento inoltre, ha la finalità della distruzione di tale parassita nei prodotti ittici che vanno consumati crudi, ed in quelli invece destinati alla marinatura e laddove non è garantita la distruzione delle larve.
Tale procedura segue anche dei riferimenti legislativi, con istruzioni ed indicazioni per il controllo della modulistica, in modo tale da registrare e documentare tutte le attività svolte per la prevenzione dei rischi. La procedura è stata elaborata e realizzata ai sensi dell’art. 5 del Reg. (CE) n 854/2004, al fine di ottemperare a tutte le disposizioni indicate nel Reg. (CE) n 852/2004 All. II cap IX Reg. (CE) n 2074/2005 All. II cap. I sezione 1 e 2 nel Reg. (CE) n. 853/2004 All. III sezione VIII cap V lettera D.
Terapia e prevenzione dell’Anisakis
Il primo passo da compiere in presenza di Anisakis, è la rimozione del parassita dall’organismo, attraverso endoscopia, oppure, nei casi più complessi, mediante intervento chirurgico.
In determinati casi, è possibile che l’infezione guarisca semplicemente ricorrendo alla terapia sintomatica, mentre al contrario, in presenza di complicazioni, il parassita può determinare l’ostruzione intestinale, per la quale sarà necessario agire con l’intervento chirurgico.
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Sono stati riportati dei casi dove è stata sufficiente la somministrazione di una terapia farmacologica a base di Albendazolo.
Per quel che concerne la prevenzione dell’Anisakis, è sufficiente evitare il consumo di pesce crudo o poco cotto, compresi i calamari. La Foog and Drug Amministration, consiglia alcune semplici modalità di cottura e conservazione per debellare i parassiti che possono essere presenti nel pesce.
1. Evitare il consumo di pesce crudo e cuocerlo adeguatamente
2. Sia i pesci che i molluschi, al momento della cottura, devono raggiungere una temperatura interna di almeno 63 gradi
Il congelamento del pesce deve essere ad almeno -20 gradi per 7 giorni, di -35 fino alla totale solidificazione per 15 ore e -35 gradi fino alla solidificazione per 24 ore.