Alchechengi proprietà e frutto
Le bacche Alchechengi, conosciute anche come bacche Inca, sono i frutti della specie Physalis Peruviana.
Offrono molti benefici all’organismo, incidendo positivamente sulle difese immunitarie e migliorando disturbi legati alle vie urinarie, al fegato, allo stomaco e alla gotta.
Vediamo da vicino cosa rende questo frutto così speciale.
Cosa sono le bacche Alchechengi?
Le bacche Alchechengi vengono coltivate sia per scopi ornamentali che alimentari. Sono di colore beige, e si presentano racchiuse in un involucro di consistenza simile alla carta.
La loro grandezza varia da 1,30 a 2 cm di diametro. Si distinguono per un sapore particolarmente intenso, simile al pomodoro, con retrogusto di vaniglia e ananas.
L’Alchechengi è un arbusto che predilige il terreno calcareo e non ama il sole diretto.
I maggiori Paesi produttori sono il Perù, la Colombia, l’Australia, l’Egitto, l’Ecuador, la California e il Sudafrica.
I benefici del frutto Alchechengi
Assumere quotidianamente le bacche Alchechengi dà all’organismo notevoli benefici:
- prevengono i calcoli renali, avendo un effetto diuretico che purifica le vie urinarie;
- hanno un forte potere antiossidante, grazie alla presenza di vitamina C che contrasta l’azione dei radicali liberi (la cui produzione viene incentivata dall’abuso di alcole fumo, dal troppo stress, dagli sforzi fisici e dall’inquinamento);
- hanno funzioni antinfiammatorie e antivirali: la vitamina C, stimola, infatti, la produzione di interferone, che diminuisce l’intensità degli effetti dell’influenza e del raffreddore;
- giovano all’intestino, stimolando l’evacuazione delle feci grazie alla quantità di fibre contenute;
- donano un immediato senso di sazietà, costituendo, quindi, un alimento cui ricorrere quando si vuole perdere peso.
Le bacche Alchechengi vengono spesso usate in fitoterapia per trattare in modo efficacie la ritenzione idrica e la gotta.
Il loro effetto depurativo è ciò che le rende tanto apprezzate da chi cerca integratori naturali alla propria alimentazione, per avere salute e benessere.
Come assumere l’Alchechengi: dosaggio giornaliero
Le bacche alchechengi possono essere consumate fresche o essiccate.
Sono molte le ricette culinarie che possono includere questo frutto tra gli ingredienti. Risulta particolarmente gustoso all’interno di dolci e macedonie.
I valori nutrizionali per 110 g di Alchechengi sono:
- 300 kcal
- 10 g di proteine
- 0 g di grassi
- 60 g di carboidrati
- 20 g di zucchero
- 10 g di fibre
Includere le bacche alchechengi nella nostra alimentazione quotidiana aiuta a liberarsi dalle impurità e a rafforzare il sistema immunitario. Bastano pochi grammi per dare all’organismo le sostanze di cui ha bisogno.
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Controindicazioni del frutto Alchechengi
Le bacche Alchechengi non presentano particolari controindicazioni, ma come tutte le solenacee, possono contenere tracce di alcaloidi.
Alcuni studi hanno inoltre evidenziato che la loro assunzione può interferire con quella di alcuni medicinali, come i diuretici. In questo caso, è bene consultare il medico per ricevere pareri e consigli.
E’ importante, quindi, assumere l’alchechengi sempre con moderazione, evitando gli eccessi.
Va ricordato che le foglie del frutto Alchechengi che circondano il frutto sono ricche di solanina, una sostanza molto tossica per l’organismo.
Ingerirle può provocare vomito, diarrea, nausea e mal di testa – tutti disturbi che scompaiono nell’arco di 24 ore.
Grazie alla guida di un nutrizionista è di sicuro più facile trovare il giusto equilibrio con l’inserimento dell’Alchechengi nella nostra dieta.
Alchechengi coltivazione
L’alchechengio si coltiva molto facilmente, e dà origine ad un rizoma strisciante, che rimane interrato molto profondamente: in questo modo è permessa la propagazione e la rivegetazione conseguente alla stasi invernale. E’ molto tollerante alle temperature particolarmente rigide. Si propaga per seme. [fonte]
Clima per la coltivazione dell’alchechengi
Gli alchechengi sono una pianta molto sensibile al clima, bisogna stare attenti alle gelate.
Per questo motivo in Italia viene meglio coltivarli come piante annuali, a meno che si abbia l’orto in zone dal clima particolarmente temperato e con un inverno mite, oppure si usino accorgimenti e colture protetta in serra o tunnel.
Come esposizione solare predilige zone di mezzombra ma se siete al nord meglio metterlo in aiuole assolate per garantirgli temperature più alte.
Terreno ideale per la coltivazione dell’alchechengi
Queste piante non chiedono molto, scegliere se possibile terre calcaree e ben drenanti, lavorare il terreno in modo da favorire il deflusso dell’acqua piovana.
Semina
In semenzaio gli alchechengi vanno seminati a fine inverno, inizio marzo, sono abbastanza semplici da riprodurre a partire dal seme, un po’ come tutte le solanacee. Il trapianto è da fare quando le piantine raggiungono i 10 cm di altezza e la distanza ideale è di 50 cm tra le file e altri 50 cm tra le piante lungo le file di semina.[fonte]