Cupping nuova moda tra gli sportivi e tra le donne che lottano sempre alla ricerca degli ultimi rimedi contro la cellulite. Non sai cosa è il cupping, in italiano coppettazione? Il cupping è un’antichissima pratica di massaggio cinese, derivante della medicina tradizionale cinese. Decisamente poco conosciuta in Italia, abbiamo potuto vederla soprattutto in film, uno dei più recenti è l’ultimo capitolo di Karate Kid.
A portarla alla ribalta sono stati alcuni atleti dei giochi olimpici, soprattutto sono stati i nuotatori americani, compresa la star Michael Phelps.
Per alcuni il cupping è una pratica senza alcun valore, se non placebo mentre per altri sarebbe paragonabile al doping per i grandi benefici che offre. Questo è sostenuto dai russi, finiti nella burrasca proprio per le loro pratiche assolutamente poco chiare.
Come funzionano Cupping o coppettazione?
A far esplodere il caso sono stati i cerchi violacei molto evidenti sulla pelle di Michael Phelps che facevano bella mostra, fin da prima della sua vittoria. I dubbi sono stati molti ma è stato lo stesso atleta a spiegare in conferenza stampa: “La mattina della gara mi ero svegliato con qualche fastidio alla spalla destra, così ho chiesto al fisioterapista di praticarmi il cupping, in qualche punto mi ha fatto troppa pressione e mi ha lasciato delle ecchimosi”.
Curiosità sulla coppettazione
Una scoperta antica ma quanto mai attuale. I cinesi usavano la coppettazione già 1500 anni prima di Cristo e in Occidente è arrivata grazie agli Egizi, utilizzata poi dai Greci. Ora negli Stati Uniti, è uno dei trattamenti di medicina alternativa preferiti dallo star e dagli sportivi.
Infatti la tecnica del cupping è utilizzata da personaggi del calibro di Gwyneth Paltrow, Victoria Beckham e Jennifer Aniston, ma è apprezzato anche dai giocatori di football americano, appunto per porre rimedio ai dolori muscolari, derivanti da questo durissimo sport. MA anche la maggior parte della squadra di nuoto Usa presente alle Olimpiadi, il ginnasta a stelle e strisce Alex Naddour e il nuotatore bielorusso Pavel Sankovich.
Cos’è la terapia cupping?
Com’è stato anticipato stiamo parlando di una pratica della medicina tradizionale cinese. Essa è molto semplice, infatti prevede l’applicazione di ventose di plastica o di vetro, riscaldate per creare il vuoto e stimolare i capillari. Si dovrebbe in questo modo favorire una migliore circolazione del sangue, eliminando la tensione muscolare.
Con questa pratica, si desidera quindi agire sui flussi energetici del corpo, alterandoli in modo da ristabilire l’equilibrio fisico. Quando non vi è equilibrio nelle nostre energie, secondo la medicina cinese, abbiamo malattie, dolori o altri disturbi. Per riportare a livelli standard ed ottenere il massimo benessere, bisogna agire attraverso la stimolazione della circolazione sanguigna e linfatica.
Come si crea il vuoto nelle coppette?
La creazione del vuoto è ovviamente alla base della tecnica del cupping, che deve essere creato all’interno di un piccolo recipiente che appunto prende il nome di coppetta. Ognuna deve aderire in un punto determinato del corpo del paziente. Per creare il vuoto all’interno della coppetta, ci si deve servire di un fiammifero grande, che brucerà l’ossigeno contenuto al suo interno. Quella più tradizionale prevede che per creare il vuoto, ci si debba servire di lunghe bacchette di metallo, alla cui estremità sarà bruciato un batuffolo di cotone imbevuto d’alcool. La terza tecnica, prevede che le coppette siano fredde, servendosi di un aspiratore meccanico per evitare il rischio di scottature.
Funzionamento nello specifico del cupping
Le coppette utilizzate in questa tecnica di massaggio, possono essere di vari materiali, in commercio possiamo trovare quelle fatte di vetro, di bachelite e quelle più economiche in plastica o in bambù. Per mezzo dell’effetto del vuoto, il contenitore aderisce alla pelle. Le coppette vengono lasciate dai 5 ai 10 minuti, durante sedute che avranno cadenza regolare, che possono essere settimanali o per i casi più acuti, anche quotidiane.
Abbiamo due tecniche per l’utilizzo del cupping, che vengono adoperate in base all’obiettivo terapeutico che si vuole raggiungere:
- la prima consiste nel mantenere fisse le coppette su alcuni punti,
- mentre la seconda è un vero e proprio massaggio.
Infatti le coppette vengono fatte scivolare lungo la pelle mediante un massaggio, grazie all’applicazione di olio di sesamo, di cocco o di oliva.
Le finalità terapeutiche del Cupping e controindicazioni
Il cupping è tradizionalmente utilizzato nella medicina tradizionale cinese ricorre, per risolvere diversi disturbi. Infatti si crede che il cupping possa fare guarire da sindromi dolorose, dalle malattie gastrointestinali, ad esempio la gastrite oppure polmonari, come l’asma e la tosse. Questa pratica è utilizzata anche per curare degli stati di malessere psicologico, come ad esempio la depressione e i disturbi ansiosi.
In base alla malattia del corpo o della mente che si deve curare, le coppette verranno fatte aderire in uno specifico punto del corpo. Se ad esempio, si deve intervenire su di una malattie dell’apparato digerente, si dovrà posizionare le coppette nella alla regione dorsale media, mentre per una malattie respiratoria le dovremo posizionare nella regione dorsale alta. Per disturbi dolorosi, come cefalea, emicrania e lombalgia, interessano tutta la regione parietale e occipitale del corpo, oltre che la dorsale bassa e lombare. Recentemente è stato anche trovato un uso estetico di questa tecnica, può essere utilizzata per contrastare il formarsi della cellulite e delle smagliature.
2 commenti
l’uso delle coppette si usava anche 30 o 40 anni fa. Qualcuno forse lo utilizza ancora. Io ho 70 anni e mi ricordo bene come di faceva . Si tagliava una patata a fette di circa mezzo centimetro e sopra si infilava un fiammifero . La patata serve per tenere in piedi il fiammifero. lo si accendeva e poi gli si metteva sopra un bicchiere di vetro.
Si creava un vuoto e la pelle veniva assorbita.
Spero sia di aiuto questa informazione
Buongiorno Anna Maria e benvenuta su Depurarsi.com
Davvero grazie per i tuoi consigli pratici. Li terremo sicuramente in considerazione.
Ti auguro una buona giornata
Alessandro