Glucomannano funziona davvero? Benefici e dosaggio

 Il glucomannano è una fibra idrosolubile largamente utilizzata negli integratori alimentari per il controllo del peso corporeo e per il trattamento di diversi disturbi: glucomannano funziona davvero?

Glucomannano cosa è?

Il glucomannano è un polisaccaride presente in grandi quantità nelle radici dell’Amorphophallus konjac, pianta erbacea appartenente alla famiglia delle Aracee, diffusa nel sud-est asiatico.

Oltre che come ingrediente negli integratori alimentari, il glucomannano è utilizzato nell’industria alimentare come addensante, emulsionante, gelificante; si trova infatti in zuppe, caramelle, alimenti surgelati e in molti altri prodotti.

Nei paesi asiatici, dova trova largo uso in cucina per la preparazione di piatti tradizionali, le sue proprietà benefiche sono conosciute da secoli.

Glucomannano funziona e come?

Si tratta di un polisaccaride in grado di assorbire molta acqua e di gonfiarsi fino ad aumentare di 60 volte il suo volume iniziale; tale capacità aumenta ulteriormente in ambiente gastrico, dove, grazie alla sua viscosità, rende le particelle di cibo meno assorbibili dall’intestino.

Queste proprietà rendono il glucomannano molto efficace nelle diete dimagranti, sia perché permette di indurre il senso di sazietà, sia perché riduce l’assorbimento dei grassi e degli zuccheri.

Benefici del glucomannano

Oltre a controllare la fame nervosa, il glucomannano offre numerosi benefici per il nostro organismo.

Grazie alla sua capacità di assorbire l’acqua e di avvolgere il bolo alimentare, il polisaccaride è in grado di favorire la formazione di feci morbide, facilitando e accelerando il transito intestinale. È quindi raccomandato in caso di stipsi e di patologie del colon, come la sindrome del colon irritabile.

La sua virtù di assorbire grassi e zuccheri, lo rende un ottimo rimedio naturale contro disturbi quali il diabete di tipo II (non insulino dipendente), l’ipercolesterolemia e i trigliceridi alti.

Consigli per l’uso

Il glucomannano si può trovare in comode capsule o in polvere, confezionato in bustine predosate oppure in barattoli. In commercio si trovano anche dei golosi snack anti-fame al cioccolato.
La dose giornaliera raccomandata è compresa tra 1 e 4 grammi, pari, ad esempio, a 2 capsule da 500 milligrammi da prendere 3 volte al giorno.
Si consiglia di assumere il glucomannano mezz’ora prima dei pasti con abbondante acqua (1-2 bicchieri).
Si raccomanda inoltre di assumere i farmaci lontano dalla somministrazione del glucomannano perché ne riduce l’efficacia.

Il glucomannano funziona?

Sono stati svolti diversi studi clinici per testare le proprietà del glucomannano. In uno studio condotto in doppio cieco, i cui risultati sono stati pubblicati su Pub Med, ai volontari sono stati somministrati 3 grammi di glucomannano al giorno (2 capsule da 500 mg 3 volte al giorno con 200 ml di acqua). I partecipanti, senza apportare alcun cambiamento alla dieta e alle abitudini di vita, dopo 6 settimane avevano perso in media 6 kg ed anche i livelli di colesterolo LDL nel sangue erano sensibilmente calati.

In conclusione, possiamo affermare che, in virtù delle sue proprietà anti-fame e della capacità di ridurre l’assorbimento delle particelle di cibo cui si lega, il glucomannano funziona davvero per perdere peso, purché sia assunto nei tempi e nelle dosi raccomandate.

Glucomannano controindicazioni

Pur trattandosi di un prodotto naturale piuttosto sicuro, adatto anche ai bambini, agli anziani e alle donne in gravidanza, il glucomannano può essere controindicato in alcune circostanze.
Le stesse proprietà che lo rendono indicato per il trattamento dei disturbi sopracitati possono infatti provocare alcuni effetti collaterali, come visto in questo articolo.

I principali sono:

• la riduzione dell’assorbimento dei farmaci e dei micronutrienti, come vitamine e sali minerali;
• l’aumento della stipsi se non assunto con sufficiente acqua;
• una sensazione di leggera ansia;
• diarrea se assunto in quantità eccessive;
• peggioramento di problemi gastrici, come gastrite, ernia iatale, ulcera e reflusso gastroesofageo.