La manipolazione vertebrale è un tipo di terapia manuale che viene eseguita da un fisioterapista, un osteopata oppure da parte di un medico. Questa tecnica viene utilizzata per ripristinare il corretto movimento e per ridurre il dolore, è indicata infatti in presenza di lombalgie, cervicalgie e altre affezioni delle vertebre.
Vediamo quali sono le regole da tenere in considerazione per un’efficace trattamento, eventuali rischi a cui si può andare in contro e quali sono gli effetti della manipolazione vertebrale.
Regole per una corretta manipolazione vertebrale
Sicuramente, come abbiamo già anticipato, questo tipo di terapia deve essere sempre e effettuata esclusivamente da personale qualificato, che abbiano seguito un corso di manipolazioni vertebrali. Prima di sottoporsi a una manipolazione, inoltre, è importante che venga esclusa qualsiasi controindicazione.
La procedura deve essere eseguita rispettando gli angoli di rotazione fisiologica delle articolazioni e l’intensità stessa della tecnica deve dipendere dalla gravità della patologia da trattare.
Quali sono i rischi della manipolazione vertebrale
Affinché gli effetti della manipolazione vertebrale siano garantiti e la tecnica sia eseguita in completa sicurezza per il paziente deve essere effettuata da professionisti.
I rischi collegati a una manipolazione errata sono elevati, si tratta, infatti, di una tecnica complessa che richiede conoscenze teoriche e abilità manuali da non sottovalutare.
Inoltre, la manipolazione deve sempre essere preceduta da un’attenta anamnesi del paziente e deve essere evitata in presenza di particolari situazioni come artrite reumatoide o infiammazioni in atto.
Quali sono gli effetti della manipolazione vertebrale
La manipolazione delle vertebre si utilizza per contrastare e lenire il dolore cervicale, dorsale o lombare. Nel primo caso ci si occupa in modo particolare della riduzione del dolore tipico delle cervicalgie, oppure del superamento degli eventi di contratture muscolari in questa zona.
La manipolazione delle vertebre cervicali risulta più efficace se confrontata alle terapie con farmaci, per la riduzione del dolore, con buoni effetti sia a breve che a lungo termine.
Nel caso del dolore dorsale, i principali problemi possono derivare sempre da affezioni dolore del tratto cervicale. Infine, per il dolore lombare cronico derivato da sciatalgie e altre patologie affini, si ricorre alla manipolazione delle vertebre terminali.
Lo scopo della manipolazione vertebrale è quello di ristabilire il corretto movimento della colonna, vale a dire la fluidità di movimento fisiologica. Con questo tipo di manovra ortopedica si è in grado di ottenere un alto impatto terapeutico.
Come si esegue la manipolazione vertebrale
La manovra consiste in tre fasi principali:
- il paziente viene posto nella posizione più adeguata al tipo di manipolazione. La scelta della posizione esatta è il primo passo per un trattamento eseguito correttamente;
- la seconda fase prevede di indurre in tensione la zona da trattare facendo compiere all’arto un movimento completo, per preparare alla manipolazione vera e propria;
- la fase finale prevede la generazione dell’impulso: un movimento rapido che supera la resistenza offerta dall’articolazione e genera il classico e udibile scrocchio.
Questo tipo di terapia si utilizza quando ci si trova davanti a un paziente che presenta una ridotta capacità di movimento, con dolore vertebrale che si manifesta anche in assenza di sforzo e quindi in situazioni a riposo.
La manipolazione può essere impiegata anche in tutte quelle situazioni in cui si è superata la fase dell’infiammazione, ma si continua ad accusare rigidità e limitazione nei movimenti.
Effetti sui processi neurofisiologici
Questo tipo di terapia manuale è in grado di ridurre il dolore agendo attraverso dei processi neurofisiologici. In particolare la manipolazione delle vertebre è in grado di modulare la soglia del dolore producendo un effetto benefico di riduzione della sensazione dolorosa.