Prima di parlare di cosa fare per abbassare i trigliceridi, le cause dei trigliceridi alti o altissimi e i sintomi, cosa mangiare e quali rimedi naturali sono efficaci, vediamo cosa sono.
Trigliceridi cosa sono?
I trigliceridi, così come il colesterolo, fanno parte di quelli che sono i componenti lipidici (conosciuti anche come grassi) dell’organismo dell’essere umano. I trigliceridi sono uno dei serbatoi energetici principali all’interno del corpo umano e vanno a formare il cosiddetto tessuto adiposo, all’interno nel quale vanno ad essere accumulate diverse cellule e in differenti quantità.
Quando si parla di trigliceridi, si vuole indicare il quantitativo di grassi, o lipidi, che sono presenti in gran parte negli alimenti che consumiamo quotidianamente. Un trigliceride si forma mediante l’unione della molecola di glicerolo con tre acidi grassi. A loro volta si differenziano in base alla presenza di doppi legami.
Si classificano ovvero in acidi grassi saturi, monoinsaturi e polinsaturi, o in base alla loro lunghezza.
Si parla di trigliceride semplice, quando questo è costituito da tre acidi uguali. Nel caso di trigliceride misto, uno o più acidi grassi si differenziano da quelli restanti.
Vediamo cosa fare in caso di trigliceridi alti o altissimi, quali sono le cause e quale la dieta consigliata.
Inoltre i trigliceridi svolgono anche la funzione di isolanti termici, in quanto si occupano della creazione di una barriera naturale pensata per proteggere l’organismo dalle temperature più basse.
Tuttavia, se i valori dei trigliceridi diventano troppo alti oppure troppo bassi, possono recare danni più o meno gravi all’interno organismo.
Uno di questi, causato da un livello troppo alto di trigliceridi, è l’ipertrigliceridemia.
Trigliceridi alti Rimedi naturali
Se soffrite di trigliceridi alti che superano di poco i valori di riferimento, vi consigliamo prima di ricorrere alla medicina tradizionale, di provare con dei rimedi naturali, come ad esempio il gemmoderivato di olivo oppure di prugnolo, o le gemme di rosmarino.
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- Ristabiliscono i livelli normali nel sangue
- Possiedono un’importante azione antiossidante contrastando efficacemente i radicali liberi
- Aiutano l’organismo a controllare fisiologicamente la pressione arteriosa
- Coadiuvano l’organismo nel fisiologico controllo della glicemia e del colesterolo
- Hanno azione energizzante, utile in presenza di stanchezza, astenia e sonnolenza
- Hanno azione vaso protettiva e vasodilatatrice
- Coadiuvano il metabolismo dei lipidi e dei carboidrati
- Rinforzano le difese immunitarie basse
- Hanno azione disintossicante
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Per quanto riguarda il gemmoderivato di olivo, dovete somministrare 40 o 50 gocce 15 minuti prima dei pasti principali, in maniera tale che possano agire sul metabolismo ed i livelli dei trigliceridi nel sangue.
Contro l’ipertrigliceridemia, mediante l’assunzione delle gocce di prugnolo, otterrete risultati ottimali, perché agiscono in maniera mirata, basta semplicemente somministrare dalle 50 alle 100 gocce al giorno.
Se volete velocizzare il metabolismo invece, e smaltire più velocemente i grassi ingeriti. Consigliamo di utilizzare 50 o 70 gocce di gemme di rosmarino una volta al giorno.
Ricordiamo infine che prima dell’assunzione di tali rimedi omeopatici, è importante consultare il medico di base oppure un omeopata, così da poter stabilire insieme il dosaggio più adatto a voi.
Trigliceridi alti o altissimi cause
L’ipertriglicdridemia, ovvero quando si possiede un valore di trigliceridi fin troppo alto, è una problematica che si manifesta nel momento in cui le analisi del sangue indicano un livello di trigliceridi superiore ai 150 mg/dl, ovvero il valore normale, e superiore anche ai 200 mg/dl.
Le cause dei trigliceridi alti o altissimi sono svariate e molteplici: la più comune è indubbiamente l’eccessivo consumo di alcolici, accompagnato dall’ipotiroidismo e dal diabete scompensato.
Tuttavia possono influire anche un’ elevata assunzione quotidiana di calorie (soprattutto se derivanti da zuccheri) e l’utilizzo troppo prolungato di estro-progestinici, come può esserlo ad esempio la pillola anticoncezionale.
Quali sono i sintomi dell’ipertrigliceridemia?
Nel momento in cui il valore dei trigliceridi risulta eccessivamente alto, si potrebbero manifestare anche vari sintomi: tra questi vi sono acute pancreatiti, dolori più o meno forti nella parte dell’addome e la xantoma, ovvero l’assunzione della pelle del corpo di un colore tendente al giallo, in quanto si ha un eccessivo accumulo di lipidi.
Potranno inoltre insorgere anche anomalie della vista e vari sintomi di natura neurologica.
Trigliceridi alti cosa mangiare
Per poter prevenire ma anche curare in maniera significativa ed efficace la condizione di ipertrigliceridemia esistono diversi metodi da poter utilizzare.
La dieta per i trigliceridi alti è per lo più di regime vegetariano con un basso consumo di grassi animali e zuccheri.
Primo fra tutti è la correzione del proprio peso (nel caso in cui si viva una condizione di obesità o forte sovrappeso) e della propria alimentazione: è infatti consigliabile azzerare o comunque ridurre al minimo il consumo di sostanze alcoliche, di zuccheri semplici e di grassi idrogenati.
L’apporto calorico giornaliero, inoltre, non deve mai essere troppo alto e dovrà comprendere ogni tipo di cibo.
Il pesce dovrebbe essere consumato due volte alla settimana assieme ai legumi secchi, i quali per due pasti settimanali possono andare a sostituire l’apporto di carne.
Meglio ancora se si riesce a moderare totalmente il consumo di carne e formaggi.
I cibi contenenti grassi saturi devono essere consumati ma in maniera limitata, mentre è consigliabile mangiare molti alimenti contenenti acidi grassi essenziali, i quali appartengono ai cosiddetti Omega3.
Infine non devono mancare le fibre, che dovranno essere un apporto di circa 30 grammi giornalieri.
Ovviamente non potranno mancare i farmaci adeguati e prescritti dal proprio medico curante: questi, accompagnati da uno stile di vita sano ed un’alimentazione corretta, potranno garantire il ritorno ad un livello di trigliceridi nella norma.
Trigliceridi valori normali
I valori corretti di trigliceridi all’interno del sangue oscilla intorno ai 150 mg/dl. Tuttavia, nel momento in cui il valore non supera i 200 mg/dl e non va al di sotto dei 50 mg/dl non c’è particolare bisogno di preoccuparsi, in quanto si parlerà soltanto di trigliceridi lievemente elevati o lievemente bassi.
Nel momento in cui i valori citati dovessero essere superati, invece, si potrà parlare di ipotrigliceridemia (nel caso in cui siano troppo bassi) o di ipertrigliceridemia (per un valore eccessivo).
Tra i due si può considerare come maggiormente pericolosa la seconda ipotesi citata.
Come abbassare i trigliceridi alti
I trigliceridi nel sangue si misurano mediante il prelievo con ago. Un valore superiore alla norma, genera nel paziente ipercolesterolemia, e di conseguenza il rischio di contrarre patologie al carico dell’apparato cardiovascolare.
Tutto questo accade perché i trigliceridi sono dei grassi che vengono sintetizzati dal fegato, partendo dagli aminoacidi e dal glucosio, o semplicemente dai grassi che ingeriamo attraverso l’alimentazione, i quali nel momento esatto in cui iniziano a salire, ci fanno sentire pesanti e gonfi.
Seguendo un regime dietetico corretto, tali valori si possono tenere sotto controllo. Basta semplicemente attenersi a delle regole semplici, ma fondamentali.
Trigliceridi alti? Ecco cosa fare
1. Evitare tutti i cibi con elevato contenuto di trigliceridi come: strutto, margarina, burro, salumi, insaccati, carne rossa, latte intero, lardo e formaggi stagionati.
Per iniziare a vedere i primi effetti, è necessario eliminarli dalla dieta di tutti i giorni per almeno una settimana, per poi introdurli al massimo due volte alla settimana.
2. Abolire il consumo di bevande alcoliche, perché questi son o ricchi di zuccheri e calorie, che a lungo andare incrementano sia i livelli dei trigliceridi nel sangue, sia quelli del colesterolo.
3. Limitare l’impiego dello zucchero bianco: è importante sostituire il comune zucchero con un dolcificante naturale.
4. Sostituire il consumo di cereali raffinati con quelli integrali: questo prodotto, proprio come tutti gli alimenti integrali, è ricco di fibra, ottime per coloro che soffrono di trigliceridi elevati, perché aiutano a tenerli sotto controllo.
5. Limitare il consumo di colesterolo: evitare i più possibile di consumare carne rossa, tuorlo d’uovo, latte interno, perché sono ricchi di colesterolo e per questo andrebbero consumati il meno possibile.
6. Preferire il consumo di alimenti con livelli elevati di omega 3: recenti studi hanno evidenziato che i cibi che contengono omega 3, sono in grado di ridurre significativamente i livelli di trigliceridi presenti nel sangue. Tale sostanza è presente nel merluzzo, nel salmone, nel pesce gatto, e nelle aringhe. Inoltre è possibile integrare gli omega 3 inserendo nella dieta l’olio di pesce.
7. Consumare frutta, verdure e legumi, perché ricche di fibre vegetali, in grado di favorire la motilità intestinale.
8. Assumere in maniera regolare la vitamina C. Tale sostanza è ottima in quanto in grado di svolgere un’azione antiossidante, ed evita così la formazione di grassi ematici.