Il farro è un cereale con delle origini risalenti al 7000 a.C. in medio oriente, ma sono stati i nostri vecchi antenati latini ad utilizzarlo quotidianamente e a comprenderne gli enormi benefici.
Le prime forme coltivate di cereali risalgono al Neolitico, per la precisione, nel periodo che vede la trasformazione del sistema agricolo da pastorale in stanziale, ha inizio la coltivazione del capostipite di tutti i frumenti: il farro monococco.
Appartenente alla famiglia delle graminacee è ricco di nutrienti, in particolare è stato individuato un alto contenuto di selenio che contrasta i radicali liberi, la sua coltivazione si è tramandata da allora fino ad oggi.
Il farro è un cereale con una buona fonte di vitamine : A, B, C, E. I microelementi che ritroviamo sono i minerali come calcio, fosforo, sodio, magnesio e potassio.
È un’ottima fonte di proteine e ferro, ottima per il suo alto contenuto di fibra altamente saziante
Il suo contenuto di selenio e acido gotico lo portano ad essere uno dei cereali più apprezzati, esaltando la sua azione contrastante contro i radicali liberi (responsabili dell’invecchiamento e di tutte le forme di degenerazione cellulare come i tumori).
Il suo contenuto di fibra e il basso indice glicemico assicura l’apporto delle vitamine A, B, ferro, magnesio e potassio, fondamenti per le ossa e i denti.
Dal punto di vista proteico pur essendo di scarsa qualità biologica, se associate a quelle dei legumi conferiscono una miscela proteica di valore biologico paragonabile a quello delle proteine animali.
Farro calorie e valori nutrizionali
Come abbiamo già accennato in precedenza è povero di grassi, ricco di fibre, di vitamine e di sali minerali ma sopratutto ha un potere altamente saziante, ottimo in un regime alimentare sano.
Calorie del farro
Difatti il farro è uno dei cereali meno calorici: 100 gr apportano circa 340 kcal; inoltre contiene un amminoacido essenziale metionina, carente in quasi tutti gli altri cereali.
La coltivazione del farro è stata rivalutata solo di recente, essenzialmente per le ottime proprietà nutrizionali.
È importante sottolineare che è consigliabile scegliere farro decorticato o sbramato (cioè liberato delle sole glumelle, quindi il chicco integrale) anziché perlato, perché ha un più elevato contenuto in fibre: la riscoperta del farro per uso alimentare è collegata al suo elevato contenuto in fibre insolubili che favoriscono il corretto transito intestinale.
Essendo molto più digeribile rispetto al grano duro e tenero, il farro è indicato per l’alimentazione di bambini e anziani (tranne soggetti affetti da colite) e delle donne in gravidanza in quanto previene l’ipertensione gravidica in virtù del basso contenuto di sodio.
Come cucinare il farro?
Vorresti mangiare spesso il farro ma non sai come si cucina?
Il farro è uno di quei cereali così versatili da poterlo usare in qualsiasi stagione e per qualsiasi pasto, per un semplice aperitivo o un vero e proprio primo.
In vista delle feste natalizie vi consiglio di provare l’insalata di farro, pesto e gamberi. Questo cereale si presta anche a piatti freschi ma eleganti come quelli che hanno come protagonista il pesce.
Si cuoce il farro in poca acqua salata e, un minuto prima di scolarlo, si aggiungono i gamberi privati dei carapaci, amalgamando e lasciando insaporire il tutto per qualche minuto, poi si versa il composto nella propria pirofila.
Nel frattempo, si tagliano dei pomodorini ciliegini aggiungendo due cucchiai di pesto alla genovese ( fatto in casa) e si condisce con olio extravergine di oliva crudo e abbondanti foglie di basilico.
E il vostro primo da Natale è pronto.
Un’idea alternativa, no?
Farro controindicazioni
Nonostante gli innumerevoli benefici del cerale può essere pericoloso per alcune persone come quelle allergiche o intolleranti al glutine o con la sindrome del colon irritabile.
Allergie e intolleranze
Le persone con sensibilità al glutine potrebbero essere colpiti da alcuni effetti collaterali come una difficoltà a digerirlo. Ben diverso è il discorso per le persone con allergie al grano che corrono il rischio di essere altrettanto sensibili alla farina e al farro stesso.
Il farro è uno di quei cereali che contiene glutine e coloro affette da celiachia, sensibilità al glutine o allergia al grano non dovrebbero quindi consumarlo.
Colon irritabile
Prodotti alimentari a base di farro, come può essere il pane lievitato possono essere considerati sicuri, ma attenzione perché se si soffre di questa sindrome intestinale è opportuno porre maggiore attenzione a piccoli dettagli.
Ad esempio, è risaputo quanto sia importante leggere attentamente le etichette, ma in questo caso ancora di più: assicuratevi che le indicazioni nutrizionali siano 100% farina o pane a base di farina farro.
Ricordate di prendere pane a lievitazione naturale al posto del pane normale e di porre attenzione alle quantità, un’aspetto molto spesso sottovalutato.
E’ sempre consigliabile concordare il consumo di questi alimenti con il proprio medico, trattandosi pur sempre di patologie intestinali.