Le apnee notturne sono situazioni che non vanno in alcun modo trascurate.
Di questo argomento si è discusso durante il recente congresso nazionale di pneumologia.
I fenomeni in questione sono interruzioni della respirazione che possono durare anche diversi secondi e che hanno alla base l’ostruzione delle vie aeree superiori.
In poche parole, molte persone smettono di respirare correttamente nel corso della notte.
Questo ha delle conseguenze molto serie sulla salute e sull’equilibrio dell’organismo.
Come sottolineato nel corso della recente International Conference on Respiratory Medicine, che si è svolta nei giorni scorsi al Lido di Venezia, i disturbi del sonno sono in crescita ma c’è una carenza di offerta diagnostica.
Le apnee notturne colpiscono il 5% circa della popolazione
Tra le problematiche più importanti da risolvere in questo campo troviamo anche le apnee ostruttive, che colpiscono il 5% circa della popolazione.
Non vanno assolutamente trascurate in quanto, a causa dell’ipossia, possono rivelarsi degli importanti fattori di rischio per le malattie cardio-cerebrovascolari.
Chi ne soffre, ha maggiori probabilità di avere a che fare con eventi come aritmie, infarti, episodi di ipertensione. Curare nel modo giusto le apnee ostruttive notturne può avere infatti una ricaduta molto importante per quanto riguarda la riduzione di eventi come ictus e infarti.
Fondamentale a tal proposito è la diagnosi precoce delle apnee ostruttive. Molto utile al proposito è l’esecuzione di una polisomnografia, un esame che può essere effettuato comodamente anche a domicilio.
Sistemando delle fasce sul torace e sull’addome del paziente, si misurano infatti i suoi movimenti respiratori. Fondamentale è anche la presenza di un sensore applicato al dito e noto come pulsossimetro.
Quest’ultimo, misura la presenza di ossigeno nel sangue. In clinica si può invece eseguire la polisomnografia completa con elettroencelogramma e registrazione dell’attività cerebrale nelle ore di sonno.
Ma chi sono i soggetti più colpiti da questo problema?
In primo piano troviamo i maschi adulti anche se, frequentemente, capita di sentir parlare di apnee notturne nei bambini, in particolare se hanno le tonsille ingrossate.
Fattori di rischio indiscussi per la comparsa di apnee notturne sono il sovrappeso e l’obesità. Per questo motivo, le persone che hanno chili di troppo dovrebbero impegnarsi a perderli, controllando anche il ricorso a fumo, alcol e a farmaci per dormire.