Parlare dei benefici della curcuma è fondamentale. Per conoscerla al meglio, però, è importante soffermarsi anche sulle sue controindicazioni.
Se stai cercando informazioni in merito, non ti resta che seguirci nelle prossime righe. Abbiamo infatti riassunto in una breve e semplice guida le principali controindicazioni della curcuma, che non devono in alcun modo essere trascurate.
Controindicazioni della Curcuma
Scopriamo quali sono le controindicazioni della Curcuma, quando è meglio evitarla, come affrontare la sua scarsa biodisponibilità.
La curcuma, come ben sai, è caratterizzata da proprietà benefiche molto interessanti. Ottimo antinfiammatorio naturale, è efficace come cicatrizzante e favorisce la produzione di bile oltre allo svuotamento intestinale.
Come già detto, però, esistono alcune controindicazioni delle quali è bene tenere conto. L’assunzione di curcuma andrebbe evitata in diversi casi, come per esempio i calcoli alla colecisti o le problematiche alle vie biliari.
Un altro caso in cui è consigliabile non assumerla è quello dell’assunzione di farmaci anticoagulanti. La curcuma, infatti, è potenzialmente in grado di amplificare l’effetto di questi medicinali, causano il problema opposto.
Un altro piccolo problema della curcuma riguarda la sua scarsa biodisponibilità (ossia il tempo che il nostro organismo impiega per assorbire e trasformare il principio attivo della spezia). Per ovviare a questa controindicazione, è possibile agire in diversi modi.
Curcuma e Gastrite
Si può per esempio associare l’assunzione di curcuma e quella di pepe nero. In questo modo, è possibile incrementare la biodisponibilità della curcuma aiutandosi con la piperina. Quest’ultima, però, ha il piccolo “difetto” di stimolare le secrezioni da parte della mucosa gastrica. Per questo motivo non è consigliatissima a chi soffre di gastrite.
Un altro modo per incrementare la biodisponibilità di curcuma e affrontare il problema sopra ricordato consiste nell’associare la sua assunzione a quella di lipidi sani, come per esempio quelli contenuti nell’olio d’0liva.
Molto utile è anche consumarla a crudo. Un altro consiglio per ottimizzare la biodisponibilità di curcuma consiste nell’assumere questa spezia in associazione con la quercetina.
Pigmento vegetale presente in numerose piante e alimenti – la possiamo trovare nel vino e nell’uva rossa, ma anche nelle cipolle – la quercetina inibisce l’azione di un enzima che, a sua volta, disattiva gli effetti della curcumina. Si può assumere attraverso frutti come i mirtilli, le prugne nere e le more. In alternativa, nessuno vieta di ricorrere a degli integratori naturali.
Effetti collaterali della curcuma con farmaci
Proseguiamo a parlare delle controindicazioni della curcuma e dei suoi effetti collaterali ricordando che questa spezia è in grado di provocare nausea, diarrea ed eruzioni cutanee. Per questo motivo è per esempio opportuno non assumerla in caso di nausee gravidiche o se si ha l’intestino disturbato.
Nei paragrafi precedenti abbiamo ricordato alcuni suoi effetti negativi se associata all’assunzione di farmaci anticoagulanti. Esistono anche altri medicinali alla cui assunzione bisogna fare attenzione se si vuole introdurre la curcuma nella propria alimentazione quotidiana.
Tra questi, è il caso di ricordare i farmaci antiacido. Secondo diversi studi internazionali, la curcuma sarebbe in grado di interagire con alcuni di essi, amplificando il problema dell’acidità di stomaco.
Abbiamo già detto che la curcuma andrebbe evitata in caso di assunzione di farmaci anticoagulanti o antiaggreganti piastrinici. In questo caso, infatti, si otterrebbe l’effetto opposto, ossia un’eccessiva fluidificazione del sangue.
Parlando dei farmaci di questo tipo che andrebbero evitati in caso di assunzione della curcuma, ricordiamo medicinali come l’Ibuprofene, l’Aspirina, il Voltaren, il Cataflam, l’Anaprox, il Naprosyn, il Warfarin.
Dosaggio ottimale per evitare problemi
Per secoli e secoli l’uomo ha assunto la curcuma senza particolari problemi. Per capire l’importanza di questa spezia, basta citare il suo ruolo nell’antica medicina ayurvedica. Con l’evoluzione della scienza, ci si è resi conto che è opportuno parlare anche di controindicazioni della curcuma.
Come evitare problemi? Innanzitutto, seguendo le indicazioni sopra citate in caso di assunzione di farmaci. Fuori da questa questione specifica, è molto importante rispettare il dosaggio, mantenendosi su un quantitativo quotidiano mai superiore agli 8 grammi al giorno.
Se ci si attiene a questa indicazione, è possibile minimizzare il rischio di effetti collaterali. Ricordiamo comunque che la FDA americana (Food and Drug Administration) classifica la curcuma con la dicitura GRAS (General Recognition And Safety). Questo può far star tranquilli ma non deve senza dubbio mettere in secondo piano l’importanza della moderazione.
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